Cosa sono i fondi comuni di investimento? Con questo termine si inquadrano strumenti di investimento gestiti da società di gestione del risparmio (SGR), le quali si occupano di accorpare tra loro le somme di più risparmiatori. Le cifre in questione vengono investite come se fossero un patrimonio unico in diversi contesti, che vanno da quello azionario, fino alle obbligazioni e ai titoli di Stato.
Garantiti da Consob e Borsa Italiana, l’investimento in Fondi comuni è molto utilizzato soprattutto dai risparmiatori Italiani, tradizionalmente poco propensi al rischio. Il denaro è infatti custodito presso una Banca depositaria che garantisce il regolare svolgimento delle operazioni.
I Fondi comuni sono divisi in “Quote” che garantiscono gli stessi diritti a tutti i risparmiatori che le hanno sottoscritte. Ne esistono di varie tipologie e la differenza più importante risiede in una caratteristica fondamentale:
- Fondi Aperti
- Fondi Chiusi
Per completezza specifichiamo che esistono anche i Fondi armonizzati, così chiamati se costituiti all’interno della UE.
Se vuoi scoprire meglio come funzionano, la guida che abbiamo preparato fa per te. Leggendola, troverai tutte le informazioni in merito, e avrai modo di scoprire anche specifiche importanti su broker come eToro, una piattaforma fondamentale da conoscere se si ha intenzione di investire in maniera sicura e legale.
Come puoi vedere, prima della guida abbiamo inserito un indice. Grazie ad esso, avrai modo di scegliere e approfondire gli argomenti che ritieni più interessanti.
Indice
Come funzionano i Fondi comuni di investimento
Investire in Fondi comuni è un procedimento abbastanza semplice. Ecco gli Step da seguire:
- Scelta di una società di gestione o di un promotore
- Presa visione del KIID
- Definizione del capitale da investire
- Sottoscrizione del contratto
- Controllo del NAV
Come vediamo, il primo passo sarà scegliere l’intermediario che ci offre più fiducia: una società SGR o un promotore finanziario di fiducia. Successivamente occorre visionare il KIID di ogni Fondo: di cosa si tratta? Questo acronimo indica il prospetto informativo contenente tutte le informazioni in merito la struttura del Fondo, il livello di rischio e tutto ciò che occorre sapere per investire al meglio.
Il KIID è davvero uno strumento fondamentale, bisogna sempre richiederlo al proprio consulente.
Successivamente, definito il capitale da investire, occorrerà firmare il contratto e controllare il NAV (Net Asset Value), ovvero il valore della quota del fondo. Più alto sarà il NAV e maggiore saranno i nostri guadagni.
Fondi comuni di investimento Tipologie
Quando si parla di classificazione dei fondi comuni di investimento, è importante entrare nel dettaglio delle tipologie disponibili. Ecco quali sono le principali.
Fondi azionari
In questo caso, abbiamo a che fare con una società di gestione che seleziona una gamma di titoli azionari, con lo scopo di minimizzare la dipendenza dell’investimento dai risultati di una singola società. In questo frangente, è ancora più importante affidarsi a un gestore esperto, in grado di selezionare le realtà societarie migliori.
Questa tipologia di fondi comuni di investimento prevede un’ulteriore divisione:
- Fondi azionari di investimento orientati alla crescita: in questo caso, l’obiettivo principale è l’aumento a lungo termine del capitale. Per questo motivo, investono prevalentemente nelle società con le potenzialità più promettenti.
- Fondi azionari di investimento orientati al reddito: in questo caso, come è chiaro dal nome stesso della tipologia di fondi, l’obiettivo del gestore è quello di generare un reddito degno di nota per gli investitori. Alla luce di ciò, il gestore seleziona le società che hanno l’abitudine di corrispondere dividendi con cadenza regolare. Essenziale è inoltre puntare su gruppi societari con azioni il meno volatili possibile.
Fondi obbligazionari
Molti trader scelgono di dedicare parte del proprio patrimonio a fondi comuni di investimento di natura obbligazionaria. Anche in questo frangente, la macrotipologia comprende diverse sottocategorie. Queste ultime, sono legate alle tipologie di obbligazioni che, come ben si sa, possono andare dai titoli di Stato alle obbligazioni societarie.
Cosa sono di preciso le obbligazioni? Questi strumenti, rappresentano uno dei principali canali ha disposizione delle aziende e degli Stati per ottenere credito tra i risparmiatori. Sono delle vere e proprie dichiarazioni di credito, caratterizzate da specifiche chiare in merito alla data di restituzione della somma e al pagamento del tasso di interesse.
Fondi di investimento comuni bilanciati
I fondi di investimento comuni bilanciati si contraddistinguono per la presenza di un portafoglio statico. Quest’ultimo, è generalmente formato da azioni, liquidità e titoli obbligazionari. Nel secondo caso, invece, si ha a che fare con fondi la cui composizione è interessata da miglioramenti nel corso del tempo.
Fondi di investimento monetari
Questa tipologia di fondi comuni di investimento prevede il focus su titoli monetari a breve termine. In questo modo, gli investitori hanno la possibilità di avvalersi di tassi di interesse superiori rispetto ad altre tipologie di fondi comuni di investimento. Le suddette alternative, sono quasi sempre inaccessibili agli investitori privati.
Fondi di investimento immobiliari
Anche in questo caso, abbiamo a che fare con due sottocategorie di attività finanziarie. Ecco quali sono:
- Fondi immobiliari tradizionali: possibilità di investire direttamente nel mattone. Al gestore del fondo spetta il compito di cercare gli immobili in questione. Il processo procede con le trattative di compravendita. In questo frangente, i rendimenti per gli utenti che decidono di investire sono legati soprattutto alle locazioni e alle eventuali rivalutazioni delle unità immobiliari sopra ricordate.
- Fondi di investimento di società immobiliari: il focus dell’investimento sono società che hanno parte del loro business legato al campo immobiliare. In questo novero è possibile ricordare innanzitutto le imprese edili, ma anche le catene di alberghi e i proprietari dei centri commerciali. Gli investitori che scelgono questa opportunità di investimento guadagnano tramite gli aumenti dei titoli azionari delle società sopra ricordate. Da non dimenticare, inoltre, è la possibilità di percepire dividendi.
Ulteriori tipologie di Fondi comuni
Le tipologie di fondi comuni di investimento non si limitano a quelle sopra ricordate. Non bisogna infatti dimenticare la presenza di altri casi particolari.
In questo elenco, è possibile citare per esempio i fondi dei fondi. Quando li si nomina, si inquadrano fondi di investimento il cui patrimonio non è investito in titoli. Il gestore si focalizza infatti su quote di altri fondi o, in generale, su altre tipologie Oicr (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio). I suddetti possono essere gestiti anche da realtà terze rispetto al gestore a cui si affida il proprio capitale. Spetta a quest’ultimo scegliere i migliori riferimenti per far fruttare il denaro dei propri clienti.
Molto simili ai fondi di fondi sono i cosiddetti umbrella fund. Anche in questo frangente, abbiamo infatti a che fare con l’investimento su quote di altri fondi. Quello che cambia è che la scelta dei suddetti fondi non può essere modificata nel corso del tempo dal gestore.
Un altro caso degno di nota è quello dei fondi speculativi, conosciuti anche con il termine hedge fund. Il nome dice davvero tantissimo: si tratta infatti di fondi estremamente rischiosi per il risparmiatore finale. L’obiettivo è infatti quello di concretizzare rendimenti molto alti. Fondamentale è ricordare che si tratta di fondi accessibili soprattutto ai grandi investitori. Sono quindi esclusi i piccoli trader privati che, in ogni caso, troverebbero molti più vantaggi facendo esclusivo riferimento a broker come XTB.
Sempre riservati a una fetta specifica di investitori selezionati sono i fondi riservati, che vanno distinti dai fondi garantiti. In quest’ultimo caso, come dice il nome stesso, all’utente viene garantito un rendimento minimo. Si potrebbe andare avanti ancora a elencare le tipologie di fondi comuni di investimento. Degni di nota sono infatti i cosiddetti fondi a capitale protetto. In questo specifico frangente, l’obiettivo perseguito è la minimizzazione del rischio, che viene ricercata mettendo in atto tecniche di gestione comprensibili solo da parte degli addetti ai lavori.
Questo elenco ci permette di individuare un altro contro dei fondi comuni di investimento, ossia la complessità. Per capire cosa sta facendo il gestore, bisogna infatti essere in possesso di conoscenze tecniche di livello medio/alto. Ciò non accade con l’investimento molto più semplice e pratico con i CFD. Grazie a questi strumenti derivati, è possibile replicare l’andamento dell’asset senza bisogno di acquistare nulla ed è possibile guadagnare anche in caso di perdita di quota dell’asset stesso.
Quello che conta è infatti azzeccarne l’andamento. Le alternative possibili sono le seguenti:
- Apertura della posizione long o di acquisto in caso di previsione di aumento di valore dell’asset.
- Apertura della posizione short in caso contrario.
Come vedi, la loro gestione è molto semplice. Per rendere le cose ancora più immediate si può fare riferimento a eToro. In questo caso, abbiamo a che fare con un broker che mette a disposizione un meccanismo unico nel suo genere che, con un click, permette di replicare la strategia di altri investitori di successo, ripetendo quanto da loro fatto.
Non c’è che dire: in tutti i casi, siamo davanti ad approcci decisamente più semplici rispetto al solo controllo dell’operato del gestore di un fondo.
Vantaggi dei fondi comuni di investimento
Perché molti utenti più o meno esperti si interessano ai fondi comuni di investimento? I loro pro sono diversi. In primo luogo, ricordiamo la possibilità di avvalersi delle competenze tecniche della società che gestisce il fondo, come ad esempio Morningstar. Da non dimenticare è anche l’unione delle somme di più risparmiatori, grazie a cui è possibile accedere a opportunità che altrimenti risulterebbero inaccessibili per un singolo trader.
Proseguendo con i motivi per cui molti scelgono i fondi comuni di investimento, è importante ricordare il rischio distribuito. In virtù di questo aspetto, si ha la certezza che il proprio investimento non è legato a filo doppio alle sorti di una medesima azienda.
Ovviamente questo vantaggio si paga (caro) perché di solito ci sono da pagare commissioni piuttosto elevate. Questo vale anche per alcune soluzioni innovative come Moneyfarm. Scopriamo meglio i dettagli-
Fondi comuni di investimento Commissioni
Passiamo adesso a specificare un aspetto importante quando si sceglie di effettuare un investimento finanziario: ci sono commissioni?
Questa domanda dobbiamo ripetercela sempre dal momento che la presenza (o meno) di commissioni rischia di inficiare il nostro rendimento. Il rischio, addirittura, è passare un rendimento positivo ad uno negativo dopo aver applicato queste commissioni.
Per quanto riguarda i Fondi comuni di investimento diciamo subito che queste commissioni variano in base al Gestore, non tutti applicano gli stessi costi. Tuttavia, per semplificare, di seguito andremo ad elencare le spese da sostenere sempre quando scegliamo di investire con questi Fondi:
- Commissioni di entrata
- Spese di collocamento
- Commissione di gestione
In pratica, occorre pagare quando si firma il contratto ed in presenza di circostanze specifiche per quanto riguarda la voce “spese di collocamento”. La commissione più fastidiosa è quella sulla gestione: questa voce ha anche un discreto peso dal momento che spesso oscilla tra il 10% ed il 15% sulla performance.
A livello indicativo, se ipotizziamo un profitto lordo di €1.000 in un anno, sottraendo tutte le varie voce descritte sopra, il nostro “netto” rischia di essere decurtato della metà!
I Fondi comuni di investimento sono sicuri?
La risposta è affermativa: i Fondi comuni sono un metodo di investimento sicuro e certificato. Tuttavia, oltre al rischio insito dell’investimento, occorre citare anche i contro con cui possono avere a che fare gli utenti che li scelgono.
Prima di tutto, è il caso di ricordare la necessità di pagare commissioni. Inoltre, va specificato che, in assenza di un metodo di investimento certo e replicabile, anche i gestori di fondi migliori possono andare incontro a gravi errori, con ovvie conseguenze poco positive sul capitale degli investitori.
Inoltre, si tratta di investimenti molto legati al corso positivo del mercato, una situazione che può cambiare da un giorno all’altro. Infine, è il caso di citare il rendimento basso. Per i motivi appena elencati, nonostante gli aspetti positivi ricordati in precedenza, molti utenti riflettono e scelgono di orientarsi verso il trading diretto.
Di cosa si tratta? In parole molto semplici, della possibilità di operare sui mercati aprendo un conto su un broker online. Ovviamente è necessario scegliere piattaforme legali. Tra i criteri principali, è possibile ricordare la presenza di licenza CySEC e autorizzazione a operare da parte della CONSOB. In mancanza di riferimenti in merito, è il caso di cliccare in alto a destra e di chiudere tutto.
Migliori alternative ai Fondi comuni di investimento
A parità di regolamentazione e quindi di sicurezza, le migliori alternative ai Fondi comuni possono essere soluzioni tradizionale quali ETF o conti deposito. Oppure soluzioni più innovative e performanti, come il già citato Copy Trading.
Il meccanismo in questione, brevettato da eToro e celebre a livello internazionale, si basa sulla possibilità di copiare in maniera automatica le strategie di altri investitori.
Anche in questo caso, come in quello dei fondi comuni di investimento ci si affida in qualche modo a un terzo soggetto. Si ha però la sicurezza in merito all’efficacia del loro approccio. Questo è possibile grazie alla presenza di apposite bacheche, tramite le quali gli utenti possono condividere le proprie strategie con il resto della community.
I migliori, conosciuti come Popular Investor, vengono seguiti da altri che, basandosi su quanto fatto da loro, possono guadagnare. Se pensi che ci sia qualcosa di strano sotto, è il caso che tu cambi idea. I Popular Investor di eToro, infatti, vengono ricompensati economicamente a seconda del numero di persone che li seguono. Per questo motivo, hanno tutto l’interesse nel condividere strategie efficaci con il resto della community.
A questo punto, ti starai chiedendo cosa sia necessario fare per trovare i Popular Investor migliori. eToro mette a disposizione un motore di ricerca interno grazie al quale è possibile selezionarli sulla base di diversi criteri:
- Asset di riferimento
- Profilo di rischio
- Periodo di attività
- Paese di provenienza
- Numero di copiatori
Queste informazioni si possono ricavare anche tramite il conto demo. Lo strumento in questione consente di esercitarsi senza rischiare il capitale, operando con denaro virtuale.
Quando ci si sente pronti, è possibile aprirne uno con denaro reale. eToro richiede per questo un deposito di 200 Euro. Si tratta di una cifra inferiore a quella necessaria per investire sui fondi comuni di investimento. Ricordiamo inoltre che non si tratta di un pagamento, ma di una somma che l’investitore può utilizzare come vuole sui mercati.
In sostanza, l’investimento automatico con il Copy Trading si sviluppa su queste 3 basi:
- Registrazione su eToro
- Scelta dei migliori Popular Investor
- Controllo giornaliero dei risultati
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Fondi comuni di investimento: Rendimenti a confronto
Nel corso del nostro articolo forniremo un ventaglio di soluzioni alternative ai tradizionali fondi di investimento. In questa sezione, ci occuperemo di confrontare la media dei rendimenti ottenuti dai migliori Fondi con quelli del Copy Trading, sistema completamente automatico di investimento.
Doverosa premessa: esistono diversi Fondi, così come esistono centinai di Popular Investor da poter combinare in un portafoglio. Di conseguenza, in questa sezione per semplificare riporteremo due esempi tutti basati su un terreno comune.
Ecco le specifiche:
- Investimento iniziale €1.000
- Orizzonte temporale di un anno
- Asset uguali per entrambi
Scopriamo i risultati della nostra indagine.
Rendimento #1: Azionario
Dal sito moneycontroller.it abbiamo estrapolato i seguenti Fondi:
In questo caso, per semplicità, ipotizziamo di aver investito nel primo fondo (l’unico in profitto!). Il rendimento del Fondo sarà quindi del +10.78% al lordo di spese e commissioni varie da dover sottrarre.
Su eToro, i Popular Investor che operano principalmente sull’azionario sono diverse decine. Ne abbiamo scelti tre:
Facciamo una media? Ebbene tra i rendimenti dei tre Trader ne deriva un +43,95% di performance. Inoltre, non ci sarà nessuna commissione da sottrarre in quanto operando con i CFD gratuiti il nostro guadagno sarà netto.
In conclusione:
- Fondo comune di investimento azionario: +10.78% lordo
- Copy Trading automatico: +43,95% netto
Rendimento #2: Forex
Passiamo al mercato valutario. In questo caso, sempre sulla base dei risultati offerti da moneycontroller.it, i migliori Fondi risultano essere i seguenti:
Una media leggermente superiore a quella dell’azionario, con circa l’11% lordo su base annuale.
E su eToro? I Top Trader operanti nel settore Forex, su base annuale, hanno ottenuto rendimenti simili a quelli visualizzabili qui sotto:
Performance eccellenti! E ne abbiamo presi ad esempio solamente tre, nella sezione “Popular Investors” i Trader con queste performance sono molti di più.
Passiamo ai numeri. Un portafoglio composto da questi 3 professionisti avrebbe reso un +42.86%!
Ricapitoliamo:
- Fondo comune di investimento azionario: +11% lordo
- Copy Trading automatico: +42,85% netto
In definitiva, una differenza abissale di rendimenti ottenuti. Il tutto, lo ricordiamo, a parità di regolamentazione dal momento che entrambe le tipologie di investimento sono a marchio Consob e garantite dalla Direttive EU in materia di investimenti speculativi.
Nel prossimo paragrafo scopriremo nel dettaglio le varie alternative ai Fondi comuni, con un focus specifico proprio sul Copy Trading.
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Conclusioni
In questa guida completa ci siamo occupati di analizzare nel dettaglio i Fondi comuni di investimento. Dopo aver specificato quali e quante tipologie ci sono, noi di TradingOnline.me abbiamo fornito un’interessante simulazione dei rendimenti offerti da questi Fondi con soluzione alternative come il Copy Trading.
Specifichiamo sempre che ogni proposta di investimento descritta in questo sito ha il marchio CySec e rispetta tutte le normative in materia di sicurezza e tutela della clientela imposta dalla EU.
Infine, è importante sapere che soluzione come il già citato Copy Trading hanno possibilità di essere testate prima su Demo. Ciò non è possibile, ovviamente, con i Fondi comuni. Proprio per scoprire meglio il funzionamento di un portafoglio costruito con i migliori Popular Investors su eToro lasciamo il Link per registrazione su un conto Demo:
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Il 79% dei conti di investitori al dettaglio perde denaro quando negozia CFD con questo fornitore. Dovresti considerare se puoi permetterti di correre il rischio elevato di perdere i tuoi soldi.
Si tratta di organismi di gestione del risparmio collettivo, mediante l’investimento in specifici settori del mercato a discrezione del Gestore.
Le tipologie sono numerosissime, tuttavia le più famose sono gli Hedge Fund, gli ETF ed i fondi pensione.
Si, variano in base al gestore tuttavia le più comuni sono spese di entrata, di gestione e di brokeraggio.
Se parliamo di alternative senza costi, con rendimenti migliori e basate comunque sull’investimento affidato a terzi, allora il Copy Trading brevettato da eToro è l’opzione migliore.