Formalmente è una banca, ma nel concreto è l’azienda che ha trasformato i pagamenti digitali in Italia. Nexi è sicuramente una delle società più innovative nel nostro Paese e offre agli investitori molto potenziale, visto che il valore delle azioni è quasi raddoppiato negli ultimi due anni.
Oggi vogliamo andare a fare un quadro completo dell’azienda, di modo che tu possa capire se investire in azioni Nexi può fare al caso tuo o meno. Tra gli argomenti che tratteremo ci sono:
- Il modello di business dell’azienda
- I numeri e i bilanci degli ultimi anni
- Le previsioni per il futuro e il target price degli analisti
Non mancheremo anche di citare i servizi migliori per comprare azioni, come Trade.com. Usare una piattaforma valida e sicura, con commissioni basse, è importante tanto quanto la scelta delle azioni su cui investire.
Indice
Breve storia di Nexi
Nexi nasce nel 1939 con il nome di Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane. Inizialmente il suo compito era quello di uniformare alcuni processi tra le varie banche italiane, ad esempio l’emissione di carte di credito e i bancomat.
Con il passare del tempo l’azienda è diventata sempre più rilevante sullo scenario della finanza nazionale. Come puoi immaginare, il secondo Dopoguerra e gli anni alla fine del XX secolo sono stati segnati da un aumento esponenziale dei pagamenti tramite carta di credito e bancomat. Non a caso due delle azioni che sono cresciute esponenzialmente in questo periodo sono state Visa e Mastercard.
Per molto tempo l’azienda ha avuto una proprietà molto frazionata, con tante banche italiane a detenerne delle piccole partecipazioni. Nel 2015, poi, è arrivata la svolta.
La quota di maggioranza è stata acquistata da Mercury Italy Srl, una società “veicolo” dietro alla quale ci sono i fondi Bain Capital, Clessidra SGR e Advent International. Da quel momento il volto dell’impresa è cambiato e lo sviluppo di soluzioni innovative è diventato al centro della sua mission.
Dopo aver ristrutturato l’azienda, aver sistemato i suoi rami e rinnovato i suoi prodotti, i nuovi azionisti di maggioranza si sono preparati a concludere la loro operazione nel migliore dei modi: quotando l’azienda in Borsa per capitalizzare sul loro investimento. Così è stato: a novembre 2019 Nexi ha affrontato la sua IPO,
Oggi Nexi è quotata a Milano, dove non è ancora arrivata a far parte del listino FTSE MiB, ma ha già dimostrato di avere tutto il potenziale per arrivarci.
Il modello di business di Nexi
Fino a questo momento ci siamo limitati a definire Nexi come un’azienda coinvolta nello sviluppo di sistemi di pagamento. Andiamo a scoprire un po’più a fondo il suo modello di business, perché come sempre è un argomento fondamentale per valutare un investimento in azioni.
Tanto per cominciare, Nexi ha cambiato profondamente il suo modello di business nel tempo.
Alle sue origini era un modo per uniformare i processi bancari e introdurre i bancomat o le carte di credito presso le banche popolari.
In un secondo momento, con CartaSì, è diventato il principale produttore nazionale di carte di credito appoggiandosi tanto ai circuiti Visa quanto Mastercard.
Con l’arrivo di Mercury, l’azienda si è invece trovata davvero nel terzo millennio e ha iniziato ad abbracciare l’innovazione: pagamenti da smartphone, internet banking, sistemi di pagamento per e-commerce e altro ancora.
Ecco cosa dovresti sapere sulle tre aree principali del business di Nexi.
1. Soluzioni per i privati
Nexi propone tre tipi di soluzioni per i privati: carte di credito, carte di debito e carte prepagate.
Le carte di credito Nexi hanno un sistema di ricompense chiamato #ioSì che le ha permesso di diventare piuttosto popolari negli ultimi anni. Può sembrare strano, ma per chi produce carte di credito il sistema di ricompense ai clienti è davvero fondamentale. Il sistema di ricompense è quello che spinge i clienti finali a pagare con carta, ed è quello che spinge di conseguenza le banche a proporre ai loro clienti una carta piuttosto che l’altra.
Nexi ha anche preparato le sue carte per adattarsi ai pagamenti da mobile. Possiamo usare Google Pay, Apple Pay e Samsung Pay connettendo senza problemi le carte Nexi.
Da quando ha introdotto questa novità, il valore azionario è aumentato notevolmente. Se vuoi dare un’occhiata tu stesso, trovi gratis il grafico in tempo reale delle azioni Nexi su Capex.
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2. Soluzioni per i commercianti
Oltre ad aver dato delle carte di credito all’Italia, Nexi ha anche fatto in modo che potessero venire usate. Da decenni l’azienda opera a fianco delle imprese per garantire sistemi efficienti ed efficaci con cui accettare i pagamenti elettronici.
I POS di Nexi sono molto diffusi e l’azienda mantiene un saldo ruolo da leader nel settore in Italia. I suoi terminali sono già predisposti per accettare i pagamenti da smartphone e negli ultimi anni c’è stata un’ulteriore apertura verso il mondo digitale.
Le aziende che hanno un e-commerce possono rivolgersi ai sistemi Nexi per accettare pagamenti online, possono usufruire di forme particolari di pagamento per hotel e noleggi auto e possono persino accettare pagamenti in telefonata o da una mail. Nel complesso il quadro di soluzioni è più che completo, permettendo a Nexi di mantenere la sua quota di mercato senza grandi sforzi di anno in anno.
3. Soluzioni per le banche
Questa è sicuramente l’area di business più strategica, essendo anche correlata al business delle carte di credito. Il fatto che Nexi abbia nella sua compagine proprietaria molti istituti di credito aiuta l’azienda a mantenere salde le commesse in arrivo, così da tenere sempre viva questa terza area di business.
Nexi si occupa, per conto delle banche, di sviluppare le soluzioni più importanti per renderle competitive nel mondo digitale. Tra queste abbiamo, ad esempio, i sistemi per bonifici istantanei e tutto ciò che concerne lo sviluppo e la realizzazione dei bancomat.
Molto spesso le banche delegano a Nexi tutta la gestione delle loro infrastrutture informatiche, dalla sicurezza dei pagamenti fino alla gestione dei bonifici. Chiaramente queste sono commesse di grande spessore e ad altissimo valore aggiunto, con flussi di cassa sicuri e costanti per l’azienda.
Come emerge dall’analisi del modello di business, Nexi è sicuramente una delle imprese italiane più interessanti per gli investitori:
- Ha un ruolo da leader indisturbato in ognuno dei settori in cui opera;
- Grazie alle banche che detengono parte della proprietà dell’azienda, i suoi clienti sono al sicuro nella compagine sociale;
- I servizi sono ad alto valore aggiunto e si rinnovano continuamente per aumentare i rami di business dell’azienda.
Purtroppo, però, finché l’azione non sarà parte del FTSE MiB sarà difficile trovare degli operatori seri con cui poterla negoziare. Prendiamo AvaTrade, ad esempio, che è uno dei più importanti broker a livello europeo e mondiale: sulla sua piattaforma si trovano tutte le azioni più interessanti al mondo, ma non quella di Nexi.
I numeri di Nexi
Se vogliamo fare sul serio con gli investimenti in Borsa, non possiamo fare a meno di avere a che fare con i numeri. Soprattutto chi compra azioni deve avere un’idea del bilancio delle aziende su cui investe.
Per quanto sia un argomento tecnico, vogliamo renderlo facile e comprensibile a chiunque. Come si fa in economia, andiamo a distinguere i numeri di Nexi in due categorie:
- Quando guadagna economicamente l’azienda dalle sue operazioni
- Come si regge in piedi a livello di debiti e flussi di cassa
1. Il conto economico
Il conto economico 2019, per Nexi, si è concluso con un utile di 135 milioni di euro. Questo è quanto guadagna l’azienda al netto di tutti i costi, ed è decisamente più di quanto registrato nel 2018. L’anno prima, infatti, l’utile netto si era fermato a 20 milioni di euro.
In realtà la voce di bilancio ad essere più cambiata riguarda le operazioni non ricorrenti, che nel 2018 avevano aggiunto quasi 100 milioni di costi in più. Essendo costi non ricorrenti andrebbero tenuti staccati nell’analisi del bilancio da tutto il resto.
Per quanto riguarda i ricavi di esercizio, invece, le performance aziendali sono rimaste grossomodo stabili nel corso del tempo. Con un fatturato prossimo ai 500 milioni di euro, il mercato di Nexi è al sicuro e ha ottime prospettive di crescita nel corso dei prossimi anni.
Sicuramente è interessante notare come l’utile aziendale sia pari quasi al 30% del fatturato, il che sottolinea il valore aggiunto dei servizi Nexi e la difficile sostituibilità di questa azienda. Il margine sul fatturato è persino più alto di quello di Apple e Microsoft, due aziende ad altissimo valore aggiunto della produzione.
2. Stato patrimoniale e situazione finanziaria
Lo stato patrimoniale di Nexi sottolinea il buon andamento della gestione. Malgrado i dati che abbiamo attualmente siano precedenti al Covid-19, sono comunque molto utili per l’analisi della società.
In primo luogo, possiamo notare che in media Nexi si sta indebitando di anno in anno attraverso l’emissione di nuove obbligazioni. Questo permette all’azienda di finanziare la ricerca e continuare a produrre utili crescenti di anno in anno. Ricordati la regola generale: per un’azienda che guadagna, fare debiti è un modo per guadagnare ancora di più grazie ai nuovi investimenti.
Nei prossimi anni la posizione finanziaria potrebbe migliorare ulteriormente, se la capogruppo di Nexi deciderà di ristrutturare o addirittura vendere alcuni rami meno produttivi delle società controllate. L’azienda potrebbe anche valutare nuovi settori, ad esempio lo sviluppo di piattaforme di trading o nuove carte con circuito American Express.
Previsioni degli analisti
Prima di passare alle conclusioni, vediamo che cosa pensano gli analisti e gli investitori istituzionali delle azioni Nexi. Prima di tutto, lo facciamo attraverso il rating che le diverse agenzie hanno affidato all’azienda:
- 5 agenzie hanno affidato a Nexi un rating strong buy
- 2 agenzie hanno optato per il buy
- 5 agenzie si dimostrano più caute, con un rating hold
Nel complesso il giudizio è positivo: l’azienda ha anche ricevuto due upgrade negli ultimi anni da Fitch per quanto riguarda le sue obbligazioni. Queste sono passate da B- a B+ e ora a BB, con un outlook stabile.
Altre azioni per investire
Conclusioni
Sicuramente Nexi è una valida azienda italiana, ma investire del capitale su questa società non è una scelta così raccomandabile. La nostra redazione lo sconsiglia.
Il primo motivo è che dopo la IPO le azioni hanno subito registrato un’impennata, finendo oltre il loro target price. Il secondo motivo è che l’azienda non ha molto potenziale per crescere, considerando che si tratta di una realtà soltanto italiana. Certo, sul mercato nazionale è insostituibile al momento; in un mondo globalizzato dove chiunque può comprare azioni di tutto il mondo, però, conta ben poco.
Il terzo e ultimo motivo è che il titolo non fa parte del FTSE MiB, quindi è soggetto a commissioni di negoziazione altissime e non si può scambiare usando i principali broker online.
Invitiamo sempre gli investitori a essere molto cauti quando operano sui mercati azionari.
Vi invitiamo quindi a eseguire un’analisi tecnica approfondita sulle azioni Nexi e a tenervi aggiornati su tutte le notizie che potrebbero influenzare il fatturato della società e le fluttuazioni dei prezzi.
Se non siete in grado di interpretare dati e indicatori in modo indipendente, potrete comunque investire nelle azioni della società utilizzando il copy trading di eToro, che consente di seguire trader più esperti sulla piattaforma.
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Sì, l’azienda ha quotato il 50% del suo capitale sociale sulla Borsa di Milano. Il titolo, tuttavia, non fa parte del paniere principale FTSE MiB.
La quotazione in Borsa di Nexi è avvenuta nel novembre 2019 con un prezzo iniziale di 8€ per azione, rapidamente cresciuto nei primi giorni di negoziazione.