Recentemente si fa un gran parlare – soprattutto in rete – di OneCoin per via delle promesse di guadagni facili. Sono tanti gli investitori che si interrogano sull’effettiva efficacia di OneCoin, se sia affidabile o rasenti l’attività truffaldina. I dubbi sono tanti e le certezze sono poche ma inopinabili: non si può fare fortuna in modo automatico e senza lavorare.
Indice
OneCoin: campagna di comunicazione
La comunicazione di OneCoin è molto spinta. Inonda il web con formule all’americana, attrattive e ben concepite per catturare l’attenzione del trader. Gli ideatori di OneCoin puntano tantissimo su Facebook e sui forum per lanciare fake news di presunti guadagni fantasmagorici. Il programma viene descritto come miracoloso e chiunque contraddica questa idea viene bersagliato e additato. La singolarità di questa forma di comunicazione alquanto discutibile, si ravvede nel non fornire spiegazioni sulla natura stessa del servizio. Sorge spontanea la domanda su cosa sia effettivamente OneCoin. La riposta non arriva.
Andando ad approfondire la questione emerge che OneCoin è reclamizzata come una sorta di nuovo Bitcoin. Onecoin è quindi una criptovaluta? Negativo. Il Bitcoin non dispone di un controllo centrale. OneCoin è un marchio che appartiene alla OneCoin Ltd, compagnia la cui sede è a Gibilterra, dipendenza inglese in territorio spagnolo, riconosciuto come paradiso fiscale. Analizzando la composizione societaria si rileva che i soci sono di nazionalità bulgara.
È possibile guadagnare con OneCoin?
Non fermandosi alla composizione societaria, ma indagando oltre si rileva che OneCoin rappresenta un particolare asset finanziario dal momento che la sua gestione non avviene attraverso i mercati regolamentati, non è soggetto ai controlli di CySEC o di altra pari autorità di vigilanza finanziaria comunitaria europea. Il trader che ad oggi opta per investire attraverso OneCoin deve porre i propri risparmi in mano di bulgari operanti attraverso una Ltd registrata nel paradiso fiscale di Gibilterra. Senza nulla togliere né alla Bulgaria né alla dipendenza britannica, in materia finanziaria non si può correre il pericolo di affidare somme di denaro a società che potrebbero non essere tracciabili e controllate.
Il trader quando pianifica un investimento in primo luogo deve avere certezze sulla piattaforma che usa per tradare e sulla consistenza dello strumento finanziario. Se una compagnia non risulta nei registri della CySEC o di un’autorità di pari grado, è sempre preferibile stare alla larga, pena la possibilità che in caso di anomalie, non si abbia a chi rivolgersi per tutelare le proprie ragioni. E’ come andare a vivere in un’isola sperduta abitata da cannibali. Non solo si rischia di morire di fame, ma peggio ancora di finire come pasto! Oltre al rischio personale, c’è una questione etica: chi opera in regimi non autorizzati danneggia l’economia sana. Un conto è andare alla ricerca di regimi fiscali agevolanti e di guadagni interessanti, un altro è provare a guadagnare senza pagare alcuna tassa.
Dopo avere analizzato l’organigramma della OneCoin Ltd, avremmo elementi sufficienti per sconsigliare di investirvi. Volendo però andare avanti nella valutazione, attenendosi a quanto proposto dalla compagnia di Gibilterra, ci si chiede quali siano i vantaggi di investire in una presunta nuova criptovaluta differente dal Bitcoin. Questa criptovaluta, oltre ad essere la pioniera del sistema, è affidabile ed è entrata nelle negoziazioni proposte da autorevoli broker indipendenti come XTB. Il broker è regolamento dalla CySEC a differenza di OneCoin che al momento non ha alcun tipo di regolamentazione.
OneCoin propone guadagni semplici, automatici e lauti. XTB al contrario mette al corrente del pericolo di mercato, spiega a caratteri cubitali che il trading è un’attività finanziaria dove si può guadagnare ma anche incorrere in perdite.
Il broker XTB mette a disposizione le negoziazioni con Bitcoin e vanta l’autorevolezza derivante dall’essere riconosciuto e regolamentato da istituzioni finanziarie europee indiscutibili e severe.
Il broker offre l’opportunità di negoziare non solo con Bitcoin, ma su tutte le più importanti piazze finanziarie e con i più sicuri e strumenti avanzati.
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Il funzionamento di OneCoin
Gli ideatori di OneCoin hanno scientificamente puntato sul desiderio insito nell’essere umano di arricchirsi e sull’assonanza con il Bitcoin. Una strategia strumentale al risultato societario a discapito degli investitori. Chi ha minato Bitcoin è riuscito a conseguire interessanti traguardi economici. Al contrario chi ha sperimentato OneCoin non è affatto diventato ricco. Bitcoin è garantito. La transazione viene tracciata con una KYC Policy (Know your Customer) per scongiurare possibili duplicazioni. OneCoin non ha nulla di simile.
Il successo del Bitcoin ha portato ad inevitabili fenomeni di emulazione. Si contano oltre settecento criptovalute. Alcune sono efficaci, altre un po’ meno, mai però ugualmente sicure come quella “originale”.
L’acquirente di OneCoin è allettato dalla promessa di guadagnare mediante l’incremento di valore ma non è così nella realtà dei fatti. La reale quotazione della criptovaluta (ammesso che così si possa chiamarla) OneCoin è zero.
Le esperienze di chi ha utilizzato OneCoin
Sul web sono tantissimi i racconti di persone rimasti soddisfatti dall’esperienza di investimento con OneCoin. Si tratta però di racconti artefatti, pubblicati di qua e di là, per invogliare il trader ad investire somme di denaro. Si tratta di soggetti incentivati dalla prospettiva di guadagnare sulle registrazioni di ignari trader a OneCoin. L’attuale normativa che risponde alla Legge 173 datata 2005 fa divieto assoluto di fare Network Marketing, qualsiasi iniziativa commerciale dove si guadagna non dalla vendita di un servizio o di un prodotto ma nel coinvolgere altri nello schema. Se OneCoin rientra in questa casista, non tocca ai media stabilirlo ma alle autorità inquirenti.
Il Mirror si è occupato di OneCoin definendolo uno scam, letteralmente una truffa. Bitcoin.com equipara OneCoin ad un gigantesco sistema Ponzi., metodi vietati per legge.
I diretti interessati replicano sostenendo che la loro attività consiste nel vendere pacchetti formativi per l’utilizzo di OneCoin. La società quindi non venderebbe OneCoin ma un corso per apprendere come si usano.
L’antitrust su OneCoin
Nel 2016 l’Antitrust ha bloccato la promozione di OneCoin in Italia. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha stabilito di oscurare siti che fanno promozione di OneCoin: onecoinitalia.com, onecoinitaliaofficial.it e onecoinsuedtirol.it. L’Antitrust si è mobilitata su segnalazione della CySEC.
Guadagni facili con le criptovalute?
Terminiamo il nostro articolo mettendo in guardia tutti dal credere alla promessa di guadagni facili con le criptovalute. Sistemi, infatti, possono promettere molti soldi ma in realtà li fanno perdere e basta. E sono molto simili a OneCoin…
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*Il vostro capitale potrebbe essere a rischio. Questo non è un consiglio di investimento