Bitstamp è un exchange di criptovalute che gode di grande popolarità, specialmente sul mercato europeo.
Questa piattaforma permette ai suoi utenti di scambiare denaro tradizionale con criptovalute e viceversa, in un modo molto semplice e rapido. Tra i vanti di questo exchange c’è il fatto di essere quello in attività da più tempo, un punto che ne dimostra l’affidabilità.
Oggi vogliamo parlarti proprio di Bitstamp, delle sue funzionalità, dei suoi vantaggi e dei suoi limiti. Dopo aver recensito oltre 20 exchange tra i più conosciuti al mondo, vogliamo parlare di questa piattaforma dopo averla messa alla prova in prima persona.
Ci teniamo a ricordare che Bistamp, come tutti gli altri exchange di criptovalute, non è un servizio pensato per speculatori e investitori. Per chi vuole fare trading sulle criptovalute, ad oggi è meglio scegliere dei broker sicuri e autorizzati CySec come eToro. Purtroppo sul tema si fa ancora parecchia confusione, quindi era giusto ricordarlo.
Ora addentriamoci nei dettagli di Bitstamp e andiamo a scoprire perché, tra migliaia di exchange, proprio questo sia riuscito ad affermarsi così tanto in Europa.
Indice
Cos’è Bitstamp e a cosa serve
Come abbiamo accennato, Bitstamp nasce per scambiare denaro tradizionale con criptovalute e viceversa. Per iniziare è necessario registrarsi alla piattaforma, cosa che si può fare direttamente dal sito ufficiale. Una volta eseguito il login, avremo la possibilità di operare liberamente con tutte le crypto più conosciute e affermate.
Bitstamp non è un exchange anonimo, il che significa che dovremo inserire tutti i nostri dati prima di operare. L’exchange richiede anche un’ulteriore conferma dell’identità degli utenti, di solito attraverso la verifica dell’indirizzo e di un documento di identità. Questo significa che il processo di registrazione non è granché rapido, ma che l’azienda pone comunque enfasi sulla trasparenza del servizio.
Un mito comune è che le operazioni sugli exchange, riguardando le criptovalute, siano anonime. Vale la pena ricordare che non è così, anzi, le verifiche sull’identità dei clienti di Bistamp sono assolutamente precise.
A differenza di altre piattaforme molto conosciute, come Binance, questo exchange funziona fiat-to-crypto ma non crypto-to-crypto. Questo significa che potremo scambiare denaro tradizionale con valute virtuali ma non valute virtuali tra loro.
Una volta che abbiamo acquistato delle criptovalute, queste vengono accreditate direttamente sul nostro wallet. Non potremo utilizzare la leva finanziaria né la vendita allo scoperto, il che lo rende uno strumento adatto a chi vuole usare le crypto per i suoi acquisti quotidiani.
Se il tuo obiettivo è ottenere delle crypto per comprare o vendere servizi online, questa piattaforma è adatta allo scopo. Al contrario, se tuo obiettivo è quello di guadagnare dai rialzi e dai ribassi delle crittomonete, non è la scelta più conveniente. Ci sono servizi più completi, sicuri ed efficienti per farlo come XTB.
Bitstamp è sicuro?
La sicurezza è il primo fattore da considerare per ogni investitore.
Come abbiamo ricordato più volte su TradingOnline.me, gli exchange di criptovalute non sono piattaforme regolamentate. Significa che non devono sottostare a leggi precise, né all’autorità delle commissioni di Borsa.
Tutto questo implica che i clienti possano scegliere solo sulla base della fiducia. Se hai fiducia verso una piattaforma puoi utilizzarla, senza vincoli di legge, ma a tuo rischio e pericolo. Questo è diverso da quel che succede con i broker di CFD, come Trade.com, che invece devono sottostare a normative molto precise.
Anche i broker di CFD ti permettono di negoziare con le criptovalute, ma lo fanno in un modo diverso. Devono essere regolamentati in Europa e autorizzati da Consob per poter operare in Italia, il che richiede un grande rispetto delle normative in vigore. Trade.com, a differenza di Bitstamp, deve garantire:
- Totale separazione dei fondi dei clienti dai conti correnti aziendali;
- Assicurazione da 20.000€ su tutti i depositi dei clienti, in caso di attacchi informatici o fallimento dell’azienda;
- Massima trasparenza in fatto di privacy e gestione dei dati personali;
- Crittografia di tutti i dati di pagamento degli utenti;
- Rispetto delle normative sulla tutela degli investitori e della loro sicurezza.
Questi obblighi, invece, non si applicano agli exchange. Ecco perché i broker di CFD rimangono l’alternativa più sicura, specie per investitori e speculatori.
Certo, da una parte è vero che alcune piattaforme hanno già conquistato la fiducia di molti utenti. Bitstamp, ad esempio, è utilizzato in tutta Europa e si è guadagnato la stima di molti amanti delle crypto. Ma si basa tutto sulla fiducia, che fondamentalmente va riposta verso degli sconosciuti.
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Il grande furto del 2015: la macchia sulla fedina di Bitstamp
Il pericolo più grande, quando utilizziamo un exchange di criptovalute, è dato dagli attacchi informatici. Purtroppo capitano spesso e volentieri, un’altra differenza con i broker di CFD.
L’evento più tragico nella storia di Bitstamp, da questo punto di vista, riguarda un evento del 2015. In quell’anno degli hacker riuscirono a raggirare alcuni dipendenti dell’exchange, entrando in possesso delle credenziali per accedere ai server del servizio. In pochi minuti riuscirono a rubare oltre 5.000 Bitcoin, per un valore che al tempo era di circa 5 milioni di dollari.
Con i prezzi attuali di Bitcoin, lo stesso attacco sarebbe costato all’exchange ben 38 milioni di dollari americani. Da quel giorno Bitstamp ha perso la fiducia di molti clienti, ma è rimasto comunque un nome molto conosciuto nel settore.
Gli attacchi informatici sono uno dei motivi per cui consigliamo di broker di CFD. Le piattaforme come quella di eToro non sono mai state soggette ad attacchi informatici, per motivi ben precisi.
Dal momento in cui queste piattaforme trattano dei contratti che hanno lo stesso valore di Bitcoin e delle altre crypto, anziché trattare criptovalute vere e proprie, il loro è un sistema a prova di furto.
Anche se degli hacker riuscissero ad entrare nella piattaforma, non potrebbero rubare nulla. I contratti di un broker di CFD non sono portabili, cioè non hanno valore al di fuori di quel broker.
Questo piccolo dettaglio ha messo fuori dai radar degli hacker tutti i broker, che ancora una volta si dimostrano più sicuri degli exchange. Anche se dal 2015 non si verificano grandi incidenti di questo tipo su Bitstamp, non sappiamo cosa succederà in futuro. Questa incertezza è un problema che dovresti considerare prima di aprire un account.
Le criptovalute disponibili
Bitstamp ha scelto di creare un’offerta molto “europea” di criptovalute sulla piattaforma.
Gli exchange europei si concentrano solitamente sulle crypto principali; quelli americani e asiatici, invece, cercano di ampliare costantemente il loro ventaglio di valute elettroniche disponibili.
La differenza sostanziale è questa:
- Le criptovalute offerte da Bitstamp sono poche, ma anche molto conosciute e di dimostrata affidabilità;
- Altre piattaforme, come Coinex, mettono a disposizione tante crypto che rischiano di rivelarsi truffe.
In particolare, le criptovalute che possiamo negoziare su Bitstamp sono:
- Bitcoin (BTC)
- Litecoin (LTC)
- Bitcoin Cash (BCH)
- Ethereum (ETH)
- Ripple (XRP)
Queste cinque crypto sono le più capitalizzate in assoluto. La loro sicurezza risiede nelle loro blockchain, già comprovate e ricche di utenti. Inoltre si sono dimostrate resistenti alla prova del tempo.
In generale, è sempre meglio tenersi alla larga dalle criptovalute più piccole e appena nate. Anche se ci sono dei progetti validi che si nascondono in mezzo al rumore di sottofondo, i rischi sono enormi. Nella maggior parte dei casi si rivelano dei progetti nati per cercare di fare soldi rapidamente senza un vero valore alla base.
Non è un caso che la stessa scelta sia stata fatta da tutti i principali broker di CFD. Facendo trading con XTB, ad esempio, avremo a disposizione le stesse criptovalute.
Costi e commissioni di Bitstamp
Sul fronte dei costi e delle commissioni, Bitstamp si dimostra piuttosto conveniente. Sembra giusto dirlo, viste le fee piuttosto basse che vengono richieste per le operazioni.
Sui depositi non sono previsti costi. Sui prelievi vengono applicati piccoli costi, calcolati direttamente in valuta crypto, ma parliamo di pochi centesimi per operazione.
Quando scambiamo denaro con criptovalute e viceversa, invece, si applicano costi variabili in base al nostro volume di trading. Qui sotto vedi riportata la tabella completa, che ti offre una panoramica su tutti gli oneri di cambio su Bitstamp.
Nel caso in cui il tuo volume di trading fosse superiore ai 500 milioni di dollari al mese, puoi trovare maggiori dettagli sul sito ufficiale.
Come si può notare dalla tabella, le commissioni sono contenute anche per chi non muove grandi volumi. Sono paragonabili a quelli delle piattaforme online, che solitamente risultano più convenienti degli exchange.
La svolta di Bitstamp: il focus sui clienti istituzionali
Negli ultimi anni Bitstamp ha perso un po’di terreno rispetto ad altri exchange di criptovalute, almeno sul fronte dei consumatori privati. Per questo l’azienda ha deciso di cambiare focus, rivolgendosi sempre di più ai clienti istituzionali.
Per assicurazioni, fondi di investimento e fondi pensione, Bitstamp ha creato un’offerta specifica su cui ora sta puntando molto. Proprio per questo i servizi rivolti ai privati sono piuttosto scarni; mentre i suoi concorrenti sono impegnati a offrire nuovi strumenti, formazione gratuita, opportunità per startup e altro ancora, Bitstamp è rimasto formalmente un exchange molto banale.
Per il cliente privato c’è solo la possibilità di comprare e vendere crypto, mentre gli exchange moderni offrono un centro di soluzioni integrate. In compenso esistono molti strumenti riservati a chi sposta volumi aziendali, come API integrate e gestione sicura di ordini milionari. Tutte cose che alla maggior parte di noi non interessano.
Bitstamp sta prendendo sempre di più questa piega, dimostrando che di fatto esiste un futuro diverso per questa azienda. I manager devono aver visto opportunità maggiori dove ci sono fondi e banche, tralasciando i privati ed i loro volumi più piccolo. Una decisione sensata in ottica imprenditoriale, ma che pesa sulle funzionalità offerte ai clienti al dettaglio.
Conviene utilizzare Bitstamp?
Vogliamo concludere la nostra guida con dei consigli finali per tutti gli interessati. Sia che tu voglia investire, sia che tu voglia semplicemente comprare criptovalute per le tue spese quotidiane, dovresti fare delle considerazioni prima di iscriverti a Bitstamp.
A conti fatti, questo exchange conviene poco sia per gli investitori che per il normale cambio di valute. Per parlarne conviene scindere le due prospettive.
Per chi vuole investire
Agli investitori non conviene mai utilizzare gli exchange di criptovalute. Queste piattaforme non sono autorizzate Consob e non offrono la stessa sicurezza di un broker di CFD.
Non potremo sfruttare strumenti fondamentali per investire, come la leva finanziaria e la vendita allo scoperto per investire a ribasso. Non potremo nemmeno contare sui meccanismi di protezione e tutela degli investitori, quindi non è la scelta giusta.
Inoltre, per chi fa trading, le piattaforme che offrono CFD rimangono più convenienti anche sul fronte dei costi. In generale, dunque, sono sempre la scelta più conveniente per investire.
Il nostro consiglio è quello di farlo su eToro, uno dei brand storici del settore, che offre soluzioni complete, semplici e sicure per investire sulle crypto.
Per chi vuole fare acquisti
Se invece vuoi utilizzare le criptovalute per i tuoi acquisti online, Bitstamp può essere una valida soluzione. Ha dalla sua le commissioni basse e la semplicità di utilizzo, oltre al fatto di poter comprare facilmente le crypto tramite carta di credito. In questo si pone al pari di molti altri exchange, offrendo di fatto delle soluzioni non particolarmente innovative.
FAQ
Bitstamp è un exchange di criptovalute, cioè una piattaforma che ti permette di scambiare denaro tradizionale con crittomonete come Bitcoin ed Ethereum.
Bitstamp è uno degli exchange più conosciuti in Europa, ma come tutte le piattaforme di questo tipo non è regolamentata né autorizzata dalla Consob. Ci si può basare solo sulla fiducia verso l’azienda.
Bitstamp fu hackerato nel 2015, cosa che portò ad un furto di 5.000 Bitcoin per un valore che al tempo era pari a 5 milioni di dollari.