In questa guida approfondiremo il discorso relativo all’analisi fondamentale ed in modo specifico andremo ad illustrare gli indicatori economici più importanti per il trading sul Forex.
Stiamo parlando di indicatori di tipo macroeconomico poiché riguardano l’economia di intere nazioni.
Scopriremo quindi alcune indicazioni utilissime in materia di analisi fondamentale quando si tratta di fare Trading Online. La crescita economica di uno Stato influenza direttamente l’andamento della sua valuta e quindi traccia la linea per le strategie di investimento da seguire.
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Indice
Principali Indicatori Economici Forex
Ecco quali sono i principali indicatori economici nel Forex da considerare al momento di investire:
- Tassi d’interesse
- PIL
- Produzione industriale
- Vendite al dettaglio
- Disoccupazione
- Inflazione
- Ordini di beni durevoli
- Ordinativi all’industria
- Scorte
- Redditi delle famiglie
- Spese per consumi
- Bilancia commerciale
E’ importante sottolineare come ogni tipologia di dati macroeconomici abbia un proprio peso sulle contrattazioni di una determinata coppia valutaria.
Ciò vuol dire che se il tasso d’interesse ha un potere d’influenza molto alto, ve ne sono altri che vanno considerati per comprendere il quadro economico generale ma che presi singolarmente non hanno un potere d’influenza elevato.
Analizziamo adesso nel dettaglio ogni singolo indicatore.
Tasso d’interesse
Per tasso d’interesse s’intende il tasso di riferimento per i mutui, i prestiti e molte altre operazioni finanziarie, deciso dalla banca centrale di un determinato paese (es. USA o Italia) o una comunità di paesi (es. Unione Europea). Rappresenta il tasso a cui un ente finanziario, come ad esempio una banca, può accendere un prestito presso la banca centrale. Il tasso d’interesse è anche comunemente detto “costo del denaro”.
Il tasso d’interesse è di sicuro l’indicatore economico di maggiore impatto sul mercato Forex, in modo particolare per le coppie valutarie che comprendono quella del paese o comunità che ha adottato tale misura.
Un esempio è quello del tasso d’interesse USA, deciso dalla Federal Reserve, la Banca Centrale Americana, che va ad influire su tutte le coppie valutarie che includono il dollaro.
Prodotto Interno Lordo
Il PIL è un altro indicatore macroeconomico importante, poiché misura il valore di mercato di tutte le merci finite e di tutti i servizi prodotti in un determinato paese o comunità di paesi. Per “prodotto” quindi si intende un bene o un servizio con un certo valore in un processo di scambio.
Il Prodotto Interno Lordo è importante poiché rappresenta una sorta di termometro dell’economia di un determinato paese. Un paese con un PIL annuo che cresce ha un’economia in uno stato decisamente migliore di quella di un paese con un PIL in decrescita. Inoltre, un PIL in crescita di pochi punti percentuali, magari decimali (come per l’Italia negli ultimi anni), è diversa dalla crescita di oltre il 5% annuo così come visto in alcuni paesi asiatici per molti anni.
Il PIL ricopre un ruolo di grande importanza anche in riferimento al tasso d’interesse, poiché se il prodotto interno lordo si rivela favorevole, le banche centrali e i governi di quel paese potrebbero puntare sullo stato di buona salute al fine di alzare il costo del denaro e quindi rendere la propria valuta più forte negli scambi.
Va detto che nei paesi con grande export, l’accrescimento del valore della valuta non è un fatto positivo, perciò il nesso tra PIL e Tassi dipenderà da caso a caso.
Inflazione e deflazione
L’inflazione rappresenta l’aumento dei prezzi di beni e servizi in modo prolungato, per un determinato periodo di tempo. La deflazione, invece, è il suo contrario, quindi una diminuzione dei prezzi dei beni e servizi in un determinato periodo di tempo, anch’esso prolungato.
L’inflazione genera una diminuzione del potere di acquisto di una moneta. Si tratta di un concetto semplice, poiché se i prezzi aumentano, vuol dire che occorre più denaro, o meglio unità di valuta necessarie per acquistare un bene o un servizio. Di conseguenza, causa anche il potere d’acquisto dei consumatori, un dato che si lega a quello dei “consumi”, che trattiamo nel paragrafo successivo.
L’inflazione, tuttavia, non è sempre sintomo di un momento negativo, poiché essa può essere causata da un aumento dei prezzi dovuto ad un aumento dei consumi.
Nel Forex, questo indicatore macroeconomico indica anche una perdita di valore della valuta a cui si fa riferimento, contro altre valute che possono invece essere più stabili o al contrario rafforzarsi. Se ad esempio il territorio dell’Eurozona vede un’alta inflazione mentre negli Stati Uniti vi è un’economia solida e un potere d’acquisto ottimale, l’euro si troverà in una condizione sfavorevole nel rapporto di cambio contro il dollaro, quindi la coppia EUR/USD potrebbe in questo esempio essere in un trend al ribasso.
Consumi o spese per consumi
I consumi ovvero la quantità di denaro che il consumatore spende in un determinato periodo, può essere un sintomo di buona salute di una determinata economia. Tuttavia, questo potrebbe portare ad una crescita dei prezzi e quindi all’inflazione.
Produzione industriale
Si tratta di un dato che comprende tutte le attività relative alla trasformazione di materie prime, energie e informazioni in beni di consumo. In pratica, tutto ciò che da fattore di produzione diventa prodotto. La produzione industriale è divisa in settori (es. manifatturiero, automobilistico, elettronico ecc.).
Un dato positivo, ovvero con un rialzo rispetto al dato precedente, sta a significare un miglioramento nelle attività produttive di un determinato settore o paese (che include tutti i settori). Solitamente, questo indicatore economico in tema di Forex è riportato in relazione ai singoli settori.
Bilancia commerciale
Per bilancia commerciale si intende la differenza tra import e export di un determinato paese. Se le esportazioni superano le importazioni, la bilancia commerciale è positiva, quindi il suo dato sarà positivo (es. +3%). Al contrario, se le esportazioni sono inferiori rispetto alle importazioni, la bilancia commerciale risulterà negativa.
Generalmente, un forte deficit commerciale è accompagnato anche da una valuta debole, che perde terreno nei rapporti con le altre valute.
Disoccupazione, inoccupazione, occupazione
Spesso si tendono a confondere questi due termini, dando per scontato che abbiano lo stesso significato, ma non è così. Infatti, per disoccupazione si intende la percentuale di popolazione che cerca un lavoro ma che non risulta occupata.
Per inoccupazione, invece, si intende la percentuale complessiva di chi non ha un lavoro, che include anche chi non lo cerca (per svariati motivi).
Una crescita dell’occupazione, invece, rappresenta un fattore positivo per l’economia e la sua crescita complessiva, soprattutto da un punto di vista produttivo e di consumi. Proprio i consumi tuttavia possono portare all’inflazione e quindi alla perdita di potere di acquisto della moneta e quindi alla svalutazione di una valuta nei rapporti con le altre nel mercato valutario.
Per evitare tale fenomeno, la banca centrale può approfittare dei buoni dati di occupazione e produzione per alzare il tasso d’interesse e quindi rafforzare il valore della valuta.
Vendite al dettaglio
La vendita al dettaglio rappresenta l’altra facciata del consumo. Un aumento delle vendite al dettaglio può essere frutto di una buona condizione dei dati di occupazione, così come quelli di produzione. Può essere tuttavia anche sintomo di una deflazione, quindi un abbassamento dei prezzi che porta ad un aumento del potere d’acquisto dei consumatori.
Ordini di beni durevoli
Gli ordini di beni durevoli rappresentano un dato importante per quanto riguarda la fiducia nel futuro. Infatti, i beni durevoli sono quelli che durano per almeno 5 anni, perciò l’ordine (di acquisto) di beni durevoli avviene per un investimento nel futuro da parte di privati e aziende. Questa fiducia può essere causata dalle buone condizioni di occupazione e crescita.
Ordinativi all’industria
Gli ordinativi all’industria assomigliano agli ordini di beni durevoli, ma riguardano l’industria, perciò possono comprendere dei progetti a lungo termine, come l’apertura di cantieri o appalti di una certa rilevanza.
Scorte delle imprese e dei grossisti
Le scorte rappresentano le quantità di merci invendute, che comprendono anche quelle pronte per essere vendute. Il dato è importante per l’analisi delle sue variazioni. L’aumento delle scorte va a evidenziare una diminuzione dei consumi (al dettaglio o all’ingrosso).
Redditi delle famiglie
I redditi delle famiglie rappresentano un dato correlato a quello dei consumi e della tipologia degli stessi.
Come fare Trading con gli Indicatori Economici Forex
Ora che abbiamo analizzato in modo attento e dettagliato ogni singolo indicatore economico, possiamo illustrare come operare al meglio sulla base di tali dati nel mercato Forex.
Questa strategia si adatta perfettamente sulla piattaforma Metatrader, messa a disposizione da Broker rinomati quali XTB. L’operatività è molto intuitiva, scopriamo come funziona.
In primis, dobbiamo specificare che questi dati possono essere inferiori o superiori alle attese, generando di conseguenza dei movimenti rialzisti o ribassisti.
Prevedere con certezza tali dati è impossibile (a proposito, diffidare sempre da chiunque afferma il contrario), motivo per cui è opportuno adottare una strategia basata sugli ordini pendenti.
Di cosa si tratta? Semplicemente, occorre inserire due ordini:
- Buy Stop
- Sell Stop
Orientativamente, a circa 20 pips ciascuno dal livello attuale del prezzo. In questo modo, quando uscirà il dato macroeconomico e la direzionalità sarà ben definita, uno dei nostri due ordini verrà inserito a mercato.
Ecco un esempio grafico:
Non appena uscirà il dato macro, nostro compito sarà verificare se uno dei due ordini è stato preso. Successivamente bisognerà chiudere l’altro ordine pendente.
Ecco un riepilogo:
- Inserire due ordini pendenti, buy stop e sell stop
- Attendere il rilascio del dato macroeconomico
- Verificare se uno dei due ordini viene preso ed inserito a mercato
- Chiudere l’ordine che non è stato toccato dal prezzo
In questo modo si avrà l’opportunità di negoziare con buona certezza di esito, minimizzando il rischio e con l’opportunità di trarre profitto sia in caso di news superiore alle attese che inferiore.
Su quale supporto possiamo contare per questo genere di operatività? Ecco un paio di eccellenti soluzioni.
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Conclusioni
In questo dettagliato articolo abbiamo analizzato con cura tutti i principali indicatori economici nel mercato Forex.
Conoscere nel dettaglio ognuno di questi indicatori garantisce una marcia in più per operare con profitto, dal momento che a seguito del rilascio di tali dati i mercati finanziari subiscono forti oscillazioni.
Ne deriva che saper prevedere con buona certezza l’andamento di questi dati è un indubbio vantaggio! Per aiutare i nostri lettori nella loro operatività abbiamo anche fornito i dettagli di una eccellente strategia operativa oltre a suggerimenti per ottimizzarla, grazie a servizi gratuiti come i segnali di trading e l’assistente personale.
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FAQ
Si tratta di dati utili a capire l’andamento e lo stato di salute dell’economia di una nazione.
Il rilascio di questi dati influenza l’andamento della valuta di una nazione, offrendo ottime opportunità per negoziare.
Sicuramente i tassi di interesse applicati dalle banche centrali ed il PIL (Prodotto Interno Lordo).
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