In questo articolo esploreremo l’indice RTS (RTSI), il principale benchmark della Borsa di Mosca e uno degli indicatori più rappresentativi del mercato azionario russo. Se sei interessato a conoscerne le caratteristiche e soprattutto a capire come investire su questo importante indice, sei nel posto giusto.
La guida che abbiamo preparato contiene tutte le informazioni necessarie per comprendere al meglio questo paniere che racchiude le 50 società più capitalizzate del mercato russo denominate in dollari americani.
💡SUGGERIMENTO:
Per investire al meglio sull’indice RTS, è consigliabile affidarsi a un broker regolamentato e affidabile come eToro. La piattaforma offre la flessibilità di scegliere tra l’acquisto di azioni reali delle società quotate nell’indice e il trading CFD direttamente sull’indice.
Inoltre, grazie alla funzionalità di copy trading, è possibile seguire le operazioni dei trader più esperti sul mercato russo, beneficiando della loro esperienza e costruendo strategie di investimento diversificate fin dalle prime fasi.
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Indice
Indice RTSI: cos’è e come funziona
Il RTSI è un indice che viene quasi sempre utilizzato per riflettere l’andamento dell’economia russa in generale. Le 50 aziende che ne fanno parte vengono sottoposte a un processo di revisione ogni 3 mesi, in modo che l’indice includa solo i titoli più scambiati sulla Borsa di Mosca.
Mosca è anche l’unico vero hub per le IPO e gli scambi di Borsa in Russia. Malgrado San Pietroburgo abbia una pari rilevanza economica e sia la sede di una sua Borsa, gli scambi che avvengono qui hanno un volume decisamente inferiore a quelli della Borsa di Mosca. Con l’eccezione di Gazprom, tutte le principali aziende del Paese sono quotate presso i listini della capitale.
Tra l’indice RTS e il Moex troviamo molti titoli in comune, con poche differenze in generale tra i due indici. A livello internazionale è difficile dire che uno sia effettivamente più importante dell’altro, anche visto il loro andamento piuttosto appaiato nel corso degli anni.
Entrambi gli indici hanno assunto un ruolo particolarmente importante dopo il 2014, con l’entrata in vigore delle sanzioni internazionali ai danni della Russia. Agli investitori stranieri è stato dato un termine entro il quale disinvestire dai titoli locali; questo non ha comunque fermato gli speculatori, che hanno aggirato il problema andando a comprare quote di fondi attivi o ETF che riflettono l’andamento del mercato russo.
Considerando che i fondi hanno sempre un termine di paragone, solitamente un indice, ecco che Moex e RTS Index hanno aumentato improvvisamente il loro rilievo internazionale.
Come investire sul RTSI?
Per iniziare a investire sull’indice della Borsa di Mosca in modo efficace, è consigliabile seguire questi passi fondamentali:
- Selezionare un broker regolamentato che offra accesso al mercato russo, come eToro, verificando la disponibilità di strumenti sia per il trading diretto che per i CFD sul Russian Trading System Index (RTSI), tenendo conto delle eventuali restrizioni internazionali vigenti.
- Aprire un conto demo per familiarizzare con le particolarità del mercato russo, comprendendo gli orari di trading della Borsa di Mosca e le specificità di questo mercato emergente, caratterizzato da un’alta volatilità.
- Analizzare la composizione dell’indice, focalizzandosi sui settori chiave come quello energetico (Gazprom, Rosneft), minerario (Nornickel), bancario (Sberbank) e delle telecomunicazioni, che rappresentano i pilastri dell’economia russa e sono fortemente influenzati dalle quotazioni delle materie prime.
- Studiare attentamente i fattori che influenzano l’andamento dell’indice, tra cui il prezzo del petrolio e del gas naturale, l’andamento del rublo, le sanzioni internazionali, le politiche della Banca Centrale Russa e le dinamiche geopolitiche globali.
- Iniziare con investimenti prudenti attraverso i CFD, che consentono di operare sia al rialzo che al ribasso, mantenendo sempre un’attenta gestione del rischio, particolarmente importante in un mercato volatile come quello russo.
Per mettere in pratica questa strategia di investimento sul RTSI, ti suggeriamo di iniziare con un conto demo gratuito. Questo ti permetterà di fare esperienza nel mercato russo e testare le tue strategie senza rischiare capitale reale, acquisendo confidenza con uno dei mercati più complessi e dinamici a livello globale.
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Investire in Russia: una buona idea?
Prima di investire in un paese come la Russia bisogna tenere in considerazione alcune cose. Ci sono aspetti positivi e aspetti negativi, bisogna solo capire cosa prevale quando mettiamo il tutto sulla bilancia.
Tra gli aspetti più interessanti di questa economia:
- Può contare su un’enorme riserva di materie prime, specialmente petrolio e gas naturale, con aziende colossali coinvolte in questi settori;
- La crescita delle città di secondo e terzo livello sta facendo emergere una classe media numerosa, affamata di prodotti nazionali;
- Il protezionismo del governo, specie nei settori strategici, crea dei monopoli su cui è facile investire per incassare dividendi sicuri;
- Il passaggio dalle campagne alle città e lo sviluppo delle industrie moderne, in molti settori, è ancora in corso;
- Grandi commesse pubbliche permettono a molte aziende quotate di avere ritorni sicuri.
Mentre gli aspetti che possono destare preoccupazione sono questi:
- L’instabilità politica, visto il crescente numero di proteste contro la mancanza di una democrazia trasparente;
- La corruzione che, purtroppo, ha a che fare anche con i mercati azionari;
- Le sanzioni internazionali che non permettono alla Russia di commerciare liberamente con altre nazioni del mondo, frenando fortemente la crescita;
- Il fatto che la mancanza di concorrenza internazionale permetta ad aziende poco efficienti di continuare a operare, seppur fragilmente, sul mercato;
- Un eccessivo sbilanciamento dell’economia, che vive soprattutto di materie prime e di industria pesante.
Generalmente parlando, va bene investire sulle aziende russe quando si è alla ricerca di dividendi. Dalle banche controllate dal governo alle mega-industrie del gas naturale, ci sono aziende che hanno una posizione dominante in mercati molto ricchi. Allo stesso tempo sono aziende che non riescono, per motivi legali o di mercato, a penetrare all’estero. Dividendi a basso rischio, ma difficile pensare al capital gain.
Le aziende più interessanti del RTSI
L’indice RTSI è un pochino più bilanciato del Moex, con meno aziende energetiche e più apertura verso altri settori. Come sempre abbiamo selezionato alcune aziende particolarmente interessanti per farne un’analisi più approfondita.
Questo è anche il momento perfetto per fare una piccola parentesi sulle piattaforme che ti permettono di investire sui mercati azionari stranieri con facilità. Come forse già saprai è difficile trovare un broker di respiro internazionale; quelli che ci sono hanno costi esorbitanti, quindi scegliere l’intermediario è tanto importante quanto scegliere gli strumenti su cui investire.
La nostra redazione ti consiglia di aprire un account demo gratuito su XTB. Riceverai subito 100.000$ virtuali con cui provare il trading senza rischi e senza vincoli. In questo modo potrai operare gratuitamente con una delle piattaforme migliori in circolazione per gli investimenti sui mercati azionari stranieri.
Nel caso rimanessi soddisfatto potrai fare un deposito e iniziare a investire alle stesse condizioni con denaro reale. Questa sarà una scelta presa con consapevolezza dopo aver avuto modo di familiarizzare con lo strumento, come si addice a un investitore intelligente.
1. Sberbank
Sberbank è la banca più grande in Russia ed è l’azienda più capitalizzata dell’indice RTS. La sua fortuna si deve alle sue origini, essendo stata fondata dal governo e avendo potuto godere del monopolio dei servizi bancari per parecchi anni. Sberbank è un colosso da 65 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato e oggi è liberamente negoziabile in Borsa.
Malgrado l’apertura verso le istituzioni private, nessuna banca riesce a reggere il passo. La quota di mercato e la fiducia verso il brand fanno sì che questa banca abbia una raccolta estremamente alta rispetto alle concorrenti, il che le permette di offrire interessi migliori sui prestiti e un livello di servizio complessivamente più alto.
Le operazioni di Sberbank, a livello macro, sono limitate al mercato russo. Le filiali sono però presenti in tutti i grandi paesi del mondo, dagli Stati Uniti all’India, rendendo un servizio completo alle aziende russe anche nelle loro succursali fuori dal territorio nazionale.
2. Lukoil
Enorme azienda del gas naturale e del petrolio. Lukoil non è ai livelli di Gazprom, di Shell e decisamente non a quelli di Aramco, ma rimane comunque tra le 20 aziende più influenti nel settore energetico al mondo. Con oltre 100.000 dipendenti al suo servizio e 100 miliardi di dollari di fatturato annuo, è semplicemente impossibile ignorare le dimensioni di questo colosso.
Lukoil rimane però un’azienda piuttosto giovane. A fondarla è stato l’imprenditore russo Vagit Alekperov, che ancora oggi guida l’azienda in qualità di amministratore delegato. La capitalizzazione di mercato, 47 miliardi di dollari, è meno di 7 volte l’utile aziendale annuale. Quest’ultimo si è attestato intorno ai 7 miliardi di dollari nel corso degli ultimi anni, malgrado il prezzo del petrolio non sia stato particolarmente alto.
Ottima azienda da tenere d’occhio per chi è in cerca di dividendi. Colossi come questi possono flettersi durante una crisi, ma non spezzarsi. Per questo è un investimento a basso rischio che potrebbe ulteriormente rivalutarsi quando la Russia non sarà più soggetta alle stringenti sanzioni attuali.
3. Rosneft
Altra azienda del settore energetico, ma impossibile non citarla. Con 55 miliardi di capitalizzazione, il valore complessivo delle sue azioni è anche superiore a quello di Lukoil. L’azienda ha così tanti anni di storia alle spalle che a fondarla fu il Ministero del Petrolio e dell’Energia quando la Russia era ancora parte dell’Unione Sovietica.
Con il crollo dell’URSS molte aziende statali sono passate nelle mani dei privati, attraverso uno degli stravolgimenti economici più grandi e poco controllati nella storia dell’economia. Sicuramente la nuova gestione di Rosneft ha fatto buon uso degli asset che si è trovata tra le mani; con 5 miliardi di utile e 103 miliardi di dollari di fatturato si tratta di un’azienda dal peso molto importante sul mercato globale del petrolio.
I numeri dell’azienda sono comunque sostenuti da oltre 238.000 dipendenti che lavorano al loro raggiungimento. Il numero di dipendenti è dunque doppio rispetto a Lukoil, cosa che genera una struttura dei costi più elevata e dunque meno flessibilità in caso di crisi prolungata del settore petrolifero.
4. Polymetal
Polymetal è una delle aziende più interessanti quotate sulla Borsa di Mosca. Abbiamo infatti altre azioni dell’azienda quotate a Londra, rendendola una delle poche aziende russe che a livello finanziario ha un respiro internazionale. La società, nata nel 1998 e nuovamente sulle ceneri del sistema aziendale pubblico sovietico, si occupa di estrazione di metalli preziosi.
Il quartier generale di Polymetal è a San Pietroburgo. Le sue operazioni, però, si estendono per tutta la Russia e persino nell’Artico. L’azienda ha in portafoglio diverse miniere di oro e petrolio, con contratti a lungo termine che le consentono di sfruttare le risorse naturali di uno dei paesi più ricchi di metalli preziosi al mondo. Con la sua IPO secondaria a Londra, il valore dell’azienda è fissato a 3,5 miliardi di dollari.
Polymetal può vantarsi di essere la 3° azienda al mondo per estrazione di argento e la 4° in Russia per estrazione di oro. Tutto questo frutta all’impresa quasi 1 miliardi di dollari di utile netto annuale.
Come investire sul RTSI
Se vuoi investire in Russia, sicuramente gli indici sono la direzione giusta in cui guardare. La proprietà delle singole azioni è rischiosa, viste le sanzioni attuali e la possibilità che queste vengano aggravate in futuro. Piuttosto dovresti considerare una di queste alternative:
- Investire direttamente sul valore dell’indice usando i CFD, scelta che consigliamo sia per i minori costi che per la facilità di esecuzione. Puoi farlo usando un broker online affidabile, come Trade.com, in modo da ridurre al minimo le commissioni e massimizzando la sicurezza;
- Un’altra possibilità è quella di investire sull’indice RTSI tramite ETF. Si tratta di fondi che hanno in portafoglio le stesse azioni dell’indice e ne replicano l’andamento. Puoi investire su un ampio numero di ETF usando eToro, uno dei broker storici che si è affermato in Europa per le commissioni molto basse e per la praticità di utilizzo della sua piattaforma.
Altri indici di Borsa
Conclusioni
L’indice RTS (Russian Trading System Index), principale benchmark della Borsa di Mosca, rappresenta una delle opportunità di investimento nel mercato russo, offrendo esposizione alle maggiori aziende quotate del paese. Gli investitori hanno diverse opzioni per operare su questo indice, sia attraverso l’acquisto diretto di azioni delle società componenti, sia tramite CFD che permettono di beneficiare sia dei movimenti al rialzo che al ribasso del mercato.
Qualunque sia la tua decisione di investimento, è fondamentale:
- Fare un’accurata ricerca sul mercato russo e sui fattori macroeconomici che influenzano l’indice
- Scegliere un broker regolamentato che offra accesso al mercato russo
- Considerare attentamente l’impatto delle politiche governative russe, del prezzo delle materie prime (in particolare petrolio e gas) e delle dinamiche geopolitiche internazionali
Per chi è alle prime armi, è altamente consigliabile iniziare con un conto demo gratuito per familiarizzare con il mercato russo e testare le proprie strategie senza rischiare capitale reale.
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Faq
Si tratta, insieme al Moex, del più famoso indice di Borsa russo. Viene utilizzato come metro di confronto per l’andamento complessivo dell’economia in Russia.
L’indice RTS è composto dalle 50 aziende più liquide quotate a Mosca, la Borsa più importante in Russia. Le aziende vengono selezionate in base al volume di scambi, per cui non sono fisse. Il criterio di selezione è il volume di scambi, inteso come quantità di azioni scambiate moltiplicata per il loro prezzo.
Considerando che l’indice RTS è composto soprattutto da grandi banche russe, aziende del settore energetico e industrie pesanti, è un investimento interessante per chi cerca dividendi piuttosto sicuri.
Sicuramente l’indice RTS include aziende da settori differenti, ma come l’altro celebre indice russo (il Moex) non si può dire ben bilanciato. Le aziende del settore energetico hanno un peso determinante sull’indice.