Il Nifty 50 è uno dei più interessanti listini di Borsa dei Paesi emergenti. Si tratta dell’indice azionario che raccoglie tutti i 50 titoli indiani più capitalizzati, appartenenti a diversi settori e pesati in base alla loro capitalizzazione di mercato.
In un mondo sempre più globalizzato, è chiaro che l’economia non si muove più a compartimenti stagni. Per questo i periodi di crescita sono periodi di crescita per tutti (o quasi), così come i periodi di recessione. Quando i mercati crescono, però, lo fanno a ritmi diversi; le nazioni già sviluppate offrono maggiore sicurezza e minori ritorni, mentre le nazioni in via di sviluppo offrono un rapporto rischio e un rendimento più alto.
Considerando che con 1,353 miliardi di abitanti l’India è un mercato tutto fuorché trascurabile, il Nifty 50 è uno strumento da imparare a conoscere. É proprio ciò per cui siamo qui oggi: insieme scopriremo tutte le caratteristiche di questo indice e parleremo delle prospettive per gli investitori.
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Indice
Cos’è il Nifty 50?
Cominciamo con una piccola panoramica sul mondo delle azioni indiane, altrimenti sarà difficile capire cos’è il Nifty 50.
Le compagnie quotate in Borsa, nel giorno della loro IPO, vengono aggiunte al National Stock Exchange. Si tratta del mercato telematico indiano attraverso il quale gli investitori, grandi e piccoli, scambiano titoli delle varie aziende quotate.
Le 50 aziende più capitalizzate, prese da vari settori, formano nel loro insieme l’indice Nifty. Si tratta del più importante in India (ed una delle maggiori Borse asiatiche) insieme al SENSEX, di cui avremo modo di parlare meglio più in basso.
Con il passare del tempo sta diventando un indice sempre più importante, anche considerando la crescita del peso indiano sull’economia Sud Est Asiatica. L’indice Nifty, infatti, è un’ottima cartina tornasole per comprendere lo stato dell’economia indiana in generale. Attualmente i settori rappresentati sono 14, inclusi vari distretti del tech, della finanza e dell’industria manufatturiera.
Di fatto possiamo considerare il Nifty come la versione indiana del FTSE MiB. Chiaramente le Borse indiane non sono ancora popolari come quelle dei paesi sviluppati, ma è chiaro che il trend di crescita le stia rendendo via via più interessanti. Chi inizia oggi a studiare i titoli di questo indice, a ben vedere, si ritroverà avvantaggiato sempre di più nel corso del tempo.
Dobbiamo fare una precisazione anche riguardo alla definizione di “mercato emergente”. Per quanto l’India sia a tutti gli effetti un mercato in crescita e non ancora sviluppato, le aziende del Nifty 50 non sono proprio così. Si tratta di multinazionali colossali che operano al pari di Nike, Samsung o JP Morgan nei loro mercati. Dal conto economico allo stato patrimoniale, si tratta di aziende molto solide e già totalmente globalizzate.
Perché dovresti interessarti a questo indice
Ecco un piccolo elenco puntato che ti aiuterà a capire perché non si può assolutamente trascurare il Nifty 50 oggi:
- Il PIL indiano è aumentato di sei volte nel corso degli ultimi 20 anni
- Per gran parte degli ultimi 10 anni, il tasso di crescita indiano ha superato annualmente quello cinese
- L’economia indiana ha ormai superato in dimensione sia quella francese che quella britannica
Questi tre punti ti faranno sicuramente pensare che l’India sia un paese su cui puntare a occhi chiusi. Ma non è così. Come sempre non vogliamo mostrarti un solo lato della medaglia. Il nostro obiettivo è farti riflettere e farti ponderare le scelte nel migliore dei modi.
A conti fatti, ci sono almeno altri tre punti che dovresti conoscere:
- Nel 2019, anno delle elezioni in India, sono stati confiscati oltre 500 milioni di dollari in mazzette elettorali
- I crimini violenti costano al paese, secondo le stime degli analisti, circa il 7% del PIL
- Il 50% dei posti di lavoro in India è ancora legato all’agricoltura
L’India ha ancora molto lavoro da fare per arrivare ai livelli della Cina in fatto di crescita e sviluppo. Una vera trasformazione dell’economia richiederà anni e sarà senz’altro segnata da forti disuguaglianze.
Al netto di tutto questo, è indiscutibile il fatto che la crescita ci sia. Ti basta usare una piattaforma come Forex TB per osservare i grafici delle principali azioni indiane per notare il rapido sviluppo che stanno attraversando.
Le principali aziende del Nifty 50
Andiamo a vedere più da vicino i titoli che compongono l’indice e qual è il loro modello di business. Ti accorgerai subito che alcune aziende sono molto conosciute anche in Italia, mentre altre sono strettamente legate al mercato domestico.
Vale la pena di ricordare un’altra cosa. Quando una nazione è formata da oltre 1,3 miliardi di persone, il mercato domestico è già molto grande. Spesso in una realtà simile, come quella cinese, le imprese più grandi non operano fuori dai confini nazionali. Non solo, ma sono protette dal fatto che per le aziende straniere è complesso fare business in India.
Ecco una breve presentazione dei titoli più interessanti.
1 – Tech Mahindra
Mahindra è un’azienda indiana con un tocco italiano, vista l’acquisizione di Pininfarina SpA. Il marchio è diventato molto conosciuto grazie alle corse di Formula E, la variante elettrica della Formula 1 che ha fatto parlare di sé a gran voce in questi anni.
L’azienda ha tantissimi rami di business:
- Produzione di automobili e sviluppo di motori elettrici per le auto
- Motori e componentistica per macchinari agrari, barche e aerei
- Energia pulita
- Consulenza aziendale
- Hotel
- Assicurazioni
E non sono neanche tutti. Di recente ha iniziato ad operare nel settore dei generatori elettrici, delle auto usate, finanza, logistica e Information Technology. Tutto questo rende Mahindra un colosso al pari di General Electric, in grado di produrre miliardi di dollari di fatturato ogni anno.
2- Tata Motors
Ogni nazione ha una sua fabbrica di automobili “per il popolo”. La Volkswagen con il Maggiolino in Germania, la Fiat 500 in Italia, la Ford Modello T negli Stati Uniti. In India, invece, l’azienda di riferimento è Tata Motors.
Il marchio opera anche in Occidente, ma con decisamente meno successo. Il cuore del suo business è motorizzare la crescente classe media indiana, che non ha ancora un reddito paragonabile a quelli europei ma inizia a migliorare il suo stile di vita e a voler possedere un’automobile.
Tata non è soltanto responsabile della produzione di automobili con lo stesso marchio. A ben vedere, il gruppo include alcuni brand che tutti noi conosciamo in Europa. I due più celebri sono Jaguar e Land Rover.
Con oltre 116 anni di storia alle spalle, il marchio Tata è riuscito a conquistare l’India ma la sua ambizione si spinge ben oltre.
3 – Reliance Industries
Si tratta dell’azienda più capitalizzata dell’indice Nifty 50, che stacca nettamente tutte le altre. Esattamente come per il caso di Saudi Aramco, ci troviamo di fronte ad un’azienda che produce petrolio e derivati.
Reliance Industries è coinvolta in tutta la filiera petrolifera: esplorazione, produzione, raffinazione e produzione di materiali plastici. Il suo mercato principale? Quello domestico, ovviamente. La crescita indiana dipende in gran parte dal petrolio e il petrolio, in India, dipende da Reliance. Possiamo considerarla un alter ego di ciò che è Shell in Olanda, Eni in Italia, British Petroleum nel Regno Unito o Exxon Mobil negli Stati Uniti.
4 – Hindustan Unilever
Unilever è stata una delle prime grandi holding ad entrare con forza sul mercato indiano. Non l’ha soltanto fatto, ma l’ha fatto bene. Comprendendo le dinamiche della società locale e imparando a farsi amare dai piccoli negozi rurali, l’azienda è riuscita a costruire un successo duraturo che ha portato alla quotazione in Borsa della diramazione locale.
Il successo di Unilever in India ha spalancato un mare di opportunità per l’azienda, che ora si trova in una posizione nettamente migliore di P&G e di altri giganti dei beni di consumo. Dagli shampoo alle barrette proteiche, ogni brand di Unilever si trova in cima alla classifica della quota di mercato o poco distante.
La strategia di Unilever in India si basa su un ripensamento del modello di distribuzione dell’azienda. Anziché operare solo con i grandi supermercati, l’azienda punta molto sui piccoli negozi locali che ad oggi sono ancora una colonna portante del retail in India.
5 – Sun Pharmaceuticals
Sun è l’azienda di punta nell’industria farmaceutica indiana. Attiva dal 1983, ha introdotto sul mercato alcuni farmaci che vengono ampiamente utilizzati anche in Occidente.
Ancora una volta si tratta di un’azienda con ottime caratteristiche di solidità economica e finanziaria. L’India sta puntando molto sull’innovazione tecnologica e Sun dimostra che la nazione è pronta per abbracciare la sfida.
Sun non è soltanto un’azienda indiana. I suoi 30.000 dipendenti sono dislocati in tutto il mondo e nella storia delle sue acquisizioni si leggono i nomi di aziende da ogni parte del globo. Per quanto non sia ancora molto conosciuta in Occidente, sempre di più i suoi prodotti riescono a conquistare quote di mercato anche qui.
L’azienda non si limita, tra l’altro, a progettare le formule chimiche dei farmaci che mette sul mercato. Con oltre 40 stabilimenti industriali, è direttamente responsabile della produzione delle sue invenzioni.
Altri indici di Borsa
Come investire nel Nifty 50
Quando si parla di investimenti è sempre importante fare attenzione, ma avendo a che fare con i mercati emergenti bisogna fare attenzione due volte.
A differenza di altri listini, come il Nasdaq o il DAX, il Nifty 50 è un indice più volatile che prevede anche di dover investire con una valuta esotica. La rupia indiana, come tutte le valute di paesi emergenti, viaggia ad un tasso di inflazione piuttosto alto e spesso viene scambiata con commissioni importanti.
Il nostro consiglio è quello di posizionarsi sull’indice indiano. Allo stesso tempo, però, di farlo con una parte piccola del nostro capitale e di farlo in maniera diversificata. Anziché comprare alcune singole azioni, meglio acquistare un ETF che vada a replicare l’indice. In questo modo riusciremo a contenere il rischio e ci esporremo alla crescita indiana senza esporci alla sorte dei singoli titoli.
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FAQ
Il Nifty 50 è il più famoso indice di Borsa indiano, che raccoglie le 50 aziende più capitalizzate del Paese provenienti da 14 settori diversi. Anche se l’India è una nazione in via di sviluppo, le aziende del Nifty 50 sono dei colossi molto solidi.
Il Nifty 50 raccoglie le 50 aziende più grandi provenienti dal National Stock Exchange, mentre il SENSEX raccoglie le 30 aziende più grandi quotate al Bombay Stock Exchange. Anche se molte delle azioni sono condivise tra i due indici, il Nifty è più diversificato e selettivo.
L’India deve fare ancora molta strada per arrivare al livello delle economie sviluppate. Questa strada è fatta di crescita e prosperità economica crescenti, due cose che si riflettono direttamente sul valore delle azioni locali. Per questo, a nostro avviso, gli investimenti sul Nifty 50 sono sicuramente un’opzione da considerare.
Comprendere le dinamiche delle singole azioni non è semplice, specie quando si parla di mercati emergenti. A meno che tu non sia un esperto di economia che conosce bene il mercato indiano, è meglio evitare di puntare su singole azioni e preferire degli ETF che replicano l’indice.