Le azioni Visa sono molto interessanti, specie dal momento in cui questo colosso delle carte di credito continua ad operare in un mercato speciale. Avendo come unico grande concorrente Mastercard, si tratta di un’azienda che domina un settore estremamente proficuo.
Visa ha anche una grande storia alle spalle che dimostra la solidità dell’azienda. Un’indagine condotta da Vistaprint nel 2019 ha rivelato che il celebre marchio di questa azienda è il 22esimo più conosciuto al mondo, in compagnia di aziende come Apple e Coca Cola.
Oggi, però, il settore delle carte di credito e di debito viene minacciato da nuove tecnologie emergenti. Così il titolo Visa risulta forse meno attraente di dieci anni fa, ma potenzialmente anche più redditizio.
Una “corsa alle armi” verso le quote di società che si occupano di pagamenti con smartphone e Bitcoin, infatti, potrebbe aiutarti a comprare queste azioni ad un prezzo inferiore al reale valore.
In questa nuova analisi di TradingOnline.me andiamo ad affrontare luci, ombre, opportunità e minacce che dovresti tenere in considerazione prima di comprare azioni Visa.
Daremo anche spazio ai canali di investimento affidabili come eToro, che ti permettono di investire con costi ridotti e massima sicurezza sull’azionario americano.
Indice
Azioni Visa Quotazione in tempo reale
Di seguito il prezzo in tempo reale per il titolo Visa quotato al Nasdaq con il Ticker V:
Visa: una breve storia e il modello di business
La storia di Visa inizia nel 1958, quando Bank Of America inizia a cercare dei partner tecnologici per sviluppare un sistema di carte di credito in California. Il grande successo di questa iniziativa fece sì che già dopo due anni, il programma si fosse esteso anche a tutti gli altri stati americani.
Il programma, chiamato BankAmericard, diede a tanti americani la loro prima carta di credito targata Bank of America. Alla fine degli anni ’60, uno dei manager del programma suggerì di creare un’associazione di banche per poter sfruttare un unico circuito di carte di credito.
La cosa avrebbe dato vantaggi a tutti, ed infatti la proposta non tardò ad essere accettata da altri grandi istituti di credito.
Il manager che propose l’idea, Dee Hock, fu messo a capo del nuovo programma chiamato IBANCO. Successivamente, nel 1976, il nome fu cambiato in Visa. A quel punto, l’azienda era ormai largamente indipendente da Bank Of America. La sua autonomia diventò ufficiale con la quotazione in Borsa.
Visa ha sempre e solo lavorato, fin dalla sua fondazione, nel business delle carte di credito. Ogni volta che fai una transazione con la tua carta, Visa fa da intermediario di liquidità tra la tua banca e il negoziante; in cambio di questo servizio, viene applicata una commissione in percentuale sul tuo acquisto.
Perché ha avuto successo?
Negli anni ’50, ’60 e ’70, Visa era decisamente lontana dal colosso che è oggi. Virtualmente chiunque, dalle banche ad altre startup, avrebbe potuto prendere il posto di questa azienda. D’altronde, essendo legata a Bank of America, molte banche avrebbero avuto interesse a rivolgersi a qualcuno di più “neutrale”.
Visa ha creato una strategia geniale per farsi largo sul mercato. Con parte delle commissioni ricevute dai pagamenti, ha creato delle ricompense per la fedeltà degli utilizzatori. Le ricompense variano da viaggi di lusso a sconti sui biglietti aerei, da orologi preziosi a computer appena usciti.
Queste ricompense sono decisamente migliori di quelle che potrebbe offrirti la tua banca locale, e di conseguenza sempre più persone hanno desiderato avere una carta di credito Visa. Inoltre, tutte le banche aderenti al circuito sono state lasciate libere di competere per i clienti offrendo pacchetti di ricompense personalizzati.
Attirando direttamente il consumatore finale, Visa ha fatto in modo che le banche dovessero “piegarsi” alla sua volontà. Così, già negli anni ’80, il brand era diventato mondiale e le sue carte di credito accettate in ogni posto del mondo.
Come puoi facilmente notare dal grafico del valore azionario, che trovi gratuitamente su XTB, questa strategia ha ripagato l’azienda e gli azionisti nel corso del tempo. E così, da piccolo progetto laterale di Bank of America, oggi Visa è diventato il gigante dei pagamenti elettronici che conosciamo.
Comprendere il modello di business
Prima di investire sulle azioni di un’azienda, dovresti capire esattamente quello che fa. E Visa fa qualcosa di molto diverso da quello che potresti immaginare.
Per prima cosa, né Visa né Mastercard producono le carte di credito che la banca ti consegna quando apri un conto corrente. Sono le banche stesse a rilasciare quelle carte di credito; Visa si limita a concedere alle banche la possibilità di utilizzare il suo circuito elettronico per gestire la liquidità, ed il suo programma di ricompense.
Per le banche, di fatto, questo non ha un costo. Più che altro ha un rischio, perché sono loro stesse a dover inviare la liquidità dei pagamenti con carta ai negozianti. Lo fanno nella speranza che il loro cliente abbia poi, sul suo conto corrente, abbastanza soldi da poter ripagare alla banca la liquidità imprestata.
Quanto alle commissioni, ti sorprenderà sapere che ne esistono di 21 tipi diversi. Queste vanno dallo 0,00% sulle transazioni dirette alle aziende benefiche, fino al 2,25%.
La commissione dipende soprattutto dal tipo di carta con cui il cliente paga. I clienti più ricchi hanno carte più esclusive, che prevedono commissioni più alte ma anche ricompense più interessanti. Accettando queste carte, i negozianti hanno lo svantaggio di dover pagare una fee più alta; allo stesso tempo, però, hanno il vantaggio di attirare clienti più danarosi.
Anche i negozianti, comunque, possono accedere a sconti sulle commissioni se eseguono più transazioni nei loro punti vendita. Un grande brand come Nike, nei suoi negozi, avrà abbastanza pagamenti con carta di credito da meritare un forte sconto sulle commissioni. Al contrario, un piccolo negoziante locale dovrà pagare commissioni piene.
Andamento economico e patrimoniale
Ora sai esattamente come funziona Visa, quali sono i suoi servizi e di che cosa deve occuparsi il management dalla mattina fino a quando esce dall’ufficio. Ma in termini di risultati economici, come sta andando tutto questo? Ovviamente è un’altra domanda fondamentale a cui devi dare risposta prima di investire.
Utilizzando un broker come eToro, avrai la possibilità di accedere in ogni momento ai bilanci delle aziende e alle ultime notizie che le riguardano. Potrai anche consultare i dati trimestrali pubblicati da Visa, in modo da mantenere una visione progressiva dell’andamento del titolo.Consigliamo sempre dei broker con funzionalità di questo tipo a chi vuole investire in azioni, perché sono l’unico modo efficace per avere tutti i bilanci delle aziende in portafoglio sotto controllo costante.
Ora vediamo quali sono stati i risultati economici e patrimoniali di Visa negli ultimi anni.
Risultati economici
Cominciamo dal flusso dei costi e dei ricavi, che determina l’utile di fine anno ed il dividendo che potrai percepire in qualità di azionista.
Nel 2019, Visa ha generato ricavi per oltre 23 miliardi di dollari a fronte di un volume complessivo di transazioni pari a 8,8 trilioni di dollari. Il cash flow dell’azienda è a dir poco spaventoso, ma non sono i soli numeri interessanti che possiamo notare.
L’azienda sta crescendo moltissimo di anno in anno, anche nella psicosi da pagamenti da mobile. In due anni, sia il fatturato che il volume complessivo di transazioni sono aumentati del 20%: risultati record per un’economia record, quella americana, che sta attraversando una nuova fase di forte espansione.
Il margine operativo è stato di 15,3 miliardi di dollari nel 2019, anche questo in aumento del 13% rispetto all’anno precedente e del 21% rispetto al 2017.
Parlando di risultato per gli azionisti, quello forse più importante, arriviamo al numero più sorprendente:
- Nel 2017, il dividendo per azione è stato di 3,48$
- 4,61% nel 2018
- 5,44$ nel 2019
Questo è un incremento da capogiro. Parliamo di +56% in appena due anni, con il titolo che ha raddoppiato il suo valore.
Risultati patrimoniali e cash flow
La situazione patrimoniale di Visa è forse ancora più solida di quella economica. Nel 2015, l’azienda ha finanziato oltre 10 miliardi di dollari attraverso l’emissione di obbligazioni con un interesse medio del 3%. Le obbligazioni, con scadenza a 7 anni, hanno portato molta liquidità da investire nel sistema-azienda.
Il prestito obbligazionario ha fatto in modo che Visa potesse finanziarsi ad un costo inferiore rispetto a quello proposto dalle banche, di fatto consolidando il suo equilibrio patrimoniale.
Come puoi notare, nel 2015 l’azienda aveva raggiunto un livello pari a zero di debiti a lungo termine. Sfruttando la leva delle obbligazioni, il debito è tornato ma è stato impiegato per produrre risultati economici ancora più importanti. Una decisione rischiosa, ma che ha premiato manager e azionisti.
Quanto ai flussi di cassa, questi risultano positivi o pari a zero nel corso degli ultimi 10 anni, a fronte di alcune attività di reinvestimento. Nel complesso, l’azienda mantiene oltre 10 miliardi di dollari di riserve liquide con cui può godersi un ulteriore encomio per il suo equilibrio finanziario.
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Le minacce e le opportunità di fronte a Visa
Come ogni grande azienda, Visa si trova a fronteggiare la concorrenza di chi vorrebbe prendere il suo posto. Parliamo soprattutto delle nuove aziende fintech che si occupano di nuove forme di pagamento:
- Pagamenti da smartphone
- Pagamenti attraverso criptovalute
- Wallet elettronici senza carte, come PayPal
In particolare, nei paesi emergenti le carte di credito e di debito sono state “superate” dagli smartphone e relativi sistemi di pagamento. In nazioni come Cina, Thailandia e Vietnam, è molto più facile vedere persone che pagano attraverso il telefonino che non tramite carta.
Al contrario, nelle economie già sviluppate questo fenomeno è ancora molto contenuto. In Italia, ad esempio, le carte di credito rimangono uno strumento fondamentale per il funzionamento dell’economia. Sono soprattutto le nuove generazioni a guardare verso le nuove frontiere, ma queste sono rappresentate per lo più dalle “carte conto” che girano anche sul circuito Visa.
Finché la situazione rimarrà questa, Visa continuerà indisturbata a dominare il settore delle carte di credito. Rispetto a Mastercard, al momento gestisce quasi il doppio delle transazioni. Ma non ha ancora creato prodotti interessanti nelle nicchie dei pagamenti da smartphone, il che potrebbe rappresentare un limite per l’azienda in futuro.
Come investitori, dobbiamo sempre pensare a proteggerci contro i rischi futuri. Per questo ti consigliamo, se investi in Visa, di bilanciare la tua posizione con altri titoli legati ai settori più innovativi. Potresti usare XTB, ad esempio, per comprare qualche azione di Alibaba che, grazie da Alipay, sta conquistando i pagamenti da mobile in Cina.
Questo tipo di operazione, in gergo tecnico, si chiama hedging. Serve per diminuire il rischio complessivo del tuo portafoglio, aumentando la diversificazione in un modo intelligente.
Altre azioni da comprare
La nostra opinione e conclusioni
Le performance che Visa ha messo a segno in questi anni ci raccontano la storia di un’azienda enorme, ma ancora piena di potenziale da esprimere. I manager sono stati molto avveduti, aumentando il debito per aumentare gli investimenti ed il loro rendimento.
Avendo ormai consolidato una posizione da leader in tutti i mercati sviluppati, Visa si presenta come un’azione sicura su cui investire. Il suo è un settore che ha ancora tanti anni di attività davanti a sé, e quando sarà il caso di investire in strumenti più innovativi siamo sicuri che l’azienda lo farà.
Per il momento possiamo ricorrere alla strategia di hedging che abbiamo appena descritto, in modo da sfruttare sia le potenzialità di Visa che le potenzialità delle nuove frontiere dei pagamenti. A ben vedere, infatti, possono entrambi essere vincitori. Il grande sconfitto dei prossimi 10 anni si prospetta essere il contante, a fronte delle soluzioni elettroniche in generale.
Come sempre, poi, ti ricordiamo che è fondamentale utilizzare un canale d’investimento sicuro, affidabile e poco costoso. In questo modo potrai investire in totale serenità, senza buttare inutilmente i tuoi soldi in commissioni. Il modo migliore per farlo è attraverso le piattaforme di trading online, alcune delle quali sono state menzionate nel corso della guida.
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*Il vostro capitale potrebbe essere a rischio. Questo non è un consiglio di investimento