Ping An per molti è un nome che non dice niente; come molte grandi aziende cinesi, in Italia sono in pochi a conoscerla. Eppure si tratta della più grande compagnia di assicurazioni al mondo dopo Berkshire Hathaway, essendo leader incontrastato del settore in Cina. Non solo: dalla metà degli anni ’90 il business dell’impresa si è allargato, toccando anche i servizi bancari, il fintech e molto altro ancora.
Nella guida di oggi vogliamo parlare, in particolare, del comprare azioni Ping An. Insieme scopriremo se questa azienda possa soddisfare le esigenze degli investitori, quali sono le previsioni per il futuro e i numeri del bilancio. Andremo anche a parlare delle migliori piattaforme per investire sulle azioni cinesi, dal momento in cui sono ancora pochissime le piattaforme per farlo. Per fortuna alcune di queste, come eToro, sono molto valide.
Se stai cercando delle aziende cinesi interessanti su cui investire, siamo sicuri che in questa pagina troverai delle informazioni molto interessanti.
Indice
Breve introduzione a Ping An
Ping An nasce nel 1988 per mano di un investitore privato, Ma Minghze. Minghze non è solo un grande imprenditore: ha un’influenza importante sul Partito Comunista che governa la nazione, cosa che spesso è essenziale per le sorti delle imprese cinesi.
Il core business rimane quello assicurativo, ma oggi Ping An opera come un grande conglomerato finanziario che offre tutti i servizi di credito, debito e investimento tipici delle banche private. Non solo, ma è una delle istituzioni che trainano lo sviluppo tecnologico cinese nel settore della finanza. Possiamo paragonarla a Deutsche Bank, Unicredit o Intesa, ma chiaramente con dimensioni maggiori.
Attualmente l’azienda conta circa 190.000 dipendenti, ma il numero esatto non è disponibile. Letteralmente Ping An vuol dire “Bene al sicuro”, cosa che rimanda ancora all’idea di un brand esclusivamente dedicato al mondo delle assicurazioni.
Le azioni dell’azienda sono quotate dal 2004 sulla Borsa di Hong Kong e dal 2007 sullo Shangai Stock Exchange; Ping An fa parte sia dell’indice Hang Seng che dello Shangai Composite, e con i suoi 200+ miliardi di dollari di capitalizzazione esercita un’influenza piuttosto grande su entrambi.
Per comprendere a pieno l’attività di questa società dobbiamo entrare un po’più nel dettaglio, esplorando tutti i rami in cui opera.
1. Assicurazioni
Come abbiamo già accennato, l’unità di business che si occupa di assicurazioni è ancora quella più conosciuta e redditizia. Il dato del 2018 riporta che Ping An ha raccolto 107 miliardi di dollari in premi assicurativi soltanto in quell’anno, un numero da capogiro. Per fare un confronto, i premi annuali di Generali sono stati 24,6 miliardi di euro nel 2019 e quelli di Poste Vita, ramo di Poste Italiane, sono stati 17,9 miliardi di euro.
Malgrado l’azienda abbia una raccolta inferiore a quella di Berkshire Hathaway, il colosso creato da Warren Buffett, ha apertamente dichiarato di voler diventare il più grande assicuratore al mondo. Da alcuni anni le sue polizze sono vendute anche sul mercato americano; per ora sono soprattutto le aziende cinesi che lavorano negli USA ad affidarsi a Ping An, ma presto potrebbe diventare un player importante anche per privati e aziende americane.
2. Ramo bancario
Ping An Bank è nata come un progetto secondario, poi diventato estremamente strategico per le sorti del gruppo. Nel 2012 è avvenuto il più grande passo avanti per il marchio, con l’acquisizione della Shenzen Development Bank. Parliamo di un takeover inverso, dal momento in cui di per sé Ping An Bank aveva dimensioni decisamente inferiori.
In realtà Ping An Bank risulta essere un’azienda separata da Ping An Insurance, ma il 55% del capitale azionario è proprio del ramo assicurativo. Inevitabilmente questo influisce molto sul bilancio di fine anno della controllante. Attualmente i servizi bancari sono offerti soltanto in Cina e ad Hong Kong, ma è probabile che nei prossimi anni assisteremo a un’estensione della zona operativa.
3. Fintech
Uno dei progetti più importanti su cui ha puntato Ping An negli ultimi anni è OneConnect. Si tratta di un’azienda di proprietà del gruppo Ping An Insurance che fornisce servizi tecnologici a tutte le principali aziende del settore finanziario in Cina.
Tra i servizi di OneConnect ci sono lo sviluppo di sistemi di internet banking, gli algoritmi di risk management e le soluzioni blockchain per la gestione sicura delle transazioni e dei dati generati dalle attività bancarie. Tutto il sistema informatico di una banca può essere gestito da OneConnect, ricevendo il meglio che la tecnologia abbia da offrire in questo momento.
L’espansione del settore fintech negli ultimi anni lascia suggerire che questo sarà uno dei trend da seguire anche nei prossimi. Non è un caso, ad esempio, che Google e Apple dal 2015 in poi abbiano investito in sistemi di pagamento da mobile senza risparmiarsi. Le banche che investono in ricerca, sotto questo punto di vista, dovrebbero essere guardate di buon occhio dagli investitori. A tal proposito, è interessante segnalare che Ping An investe mediamente in ricerca e sviluppo il 10% dell’utile di ogni anno.
4. Smart cities
Una smart city è una città che utilizza soluzioni tecnologiche e dati per migliorare la qualità della vita e i servizi offerti ai cittadini. Per quando possa sembrare strano che una compagnia di assicurazioni operi in questo settore, Ping An è uno dei maggiori brand nel mercato delle smart cities al mondo.
La Cina sta crescendo rapidamente, e così anche le sue città. Spesso e volentieri il governo dà il via alla realizzazione di progetti per popolare intere nuove città, non solo case o quartieri. Ping An, vista anche la sua influenza sul governo nazionale e ancor di più sul territorio molto ricco di Shenzhen, riesce facilmente a lavorare con la pubblica amministrazione. In più ha sviluppato sistemi informativi ad alto valore aggiunto, dalla rilevazione dell’inquinamento urbano alla gestione dei mezzi pubblici.
I numeri di Ping An
Possiamo essere tutti d’accordo sul fatto che Ping An opera in settori ad alta redditività e che il suo modello di business è fatto per abbracciare l’innovazione e intercettare i trend promettenti. Tutto questo, però, deve poi riflettersi su dati positivi nel bilancio di fine anno.
Nel corso degli ultimi anni il fatturato, la raccolta dei premi e l’utile netto sono stati tutti e tre in costante crescita. Mancano ancora i dati sul 2020, che ovviamente ha visto una delle emergenze sanitarie peggiori degli ultimi 100 anni, ma è probabile che dal 2021 in avanti le cose tornino ad andare come prima.
In generale è sempre molto importante conoscere e studiare i dati di bilancio delle aziende su cui si investe. Per questo consigliamo sempre di investire usando piattaforme che ti permettono di accedere gratis ai bilanci di tutte le aziende. Comprare azioni senza una minima analisi di bilancio è uguale a camminare al buio in un labirinto.
Conto economico
Cominciamo dal conto economico, cioè dall’andamento di costi e ricavi. Il bilancio 2019 di Ping An si è chiuso con ricavi per 183 miliardi di dollari americani, con ottime prospettive per il raggiungimento dei 200 miliardi di dollari nel 2021. Se confrontiamo questa performance a quella degli anni precedenti, l’incremento è evidente. Nel 2016 i ricavi si erano fermati a 110 miliardi, diventati 116 nel 2017 e 144 miliardi nel 2018. Una crescita da startup per un’azienda che, però, è già un colosso.
Anche i costi sono aumentati, soprattutto per via degli investimenti crescenti in ricerca e sviluppo e per le nuove assunzioni. Parliamo, però, di un aumento decisamente inferiore a quello dei ricavi. Così l’utile di fine anno ha visto una crescita esponenziale, aumentando del 91% dal 2016 al 2020 e passando da 8,6 miliardi a 16,3 miliardi di dollari.
Stato patrimoniale e rendiconto finanziario
Lo stato patrimoniale di Ping An dipende soprattutto dai premi assicurativi incassati, che hanno seguito un aumento pressoché identico a quello dei ricavi. Il gruppo ha un’esposizione finanziaria intorno al 88%, il che significa che mantiene in cassa tutte le riserve di liquidità necessarie per far fronte alla crisi attuali.
Ricordiamoci che la solidità di una banca e di un’assicurazione come Ping An non dipende solo dal mercato. Se mai ci fosse bisogno di un’intervento pubblico di salvataggio, ipotesi che oggi è estremamente remota, il governo cinese non esiterebbe a intervenire. Molto spesso le grandi banche cinese attingono la liquidità direttamente contrattando con il Ministero delle Finanze le condizioni che saranno applicate dalla banca centrale.
Ping An: previsioni a breve e lungo termine
Ping An è un’azienda che ha raccolto pareri molto favorevoli dagli analisti nel corso degli anni, specialmente nel periodo 2010-2020 in cui le dimensioni della società sono cresciute a un ritmo senza precedenti.
Cominciamo dalle previsioni di breve termine.
Al momento il titolo è intorno ai 31,30$, ma per la fine del 2021 il consensus degli analisti vede un target price di 35,48$. Se questo si dovesse realizzare, staremmo parlando di una performance del 13% nell’arco di un solo anno. A questo si aggiunge un dividendo che negli ultimi anni è oscillato tra i 2$ e i 2,20$ per azione, il che farebbe ulteriormente aumentare il valore dell’investimento.
Passando alle previsioni di lungo termine, invece, abbiamo il rating degli analisti aggiornato all’agosto 2020:
- 13 istituzioni hanno fissato un rating buy, suggerendo dunque di aumentare la quota di azioni Ping An in portafoglio
- 3 agenzie di rating hanno fissato un rating hold, che suggerisce di mantenere la quota attuale in portafoglio
- 0 agenzie si sono espresse con un rating sell o strong sell, confermando le prospettive di crescita future del titolo
L’analisi dei fondamentali ci suggerisce la stessa cosa. L’economia cinese continua a crescere del 6-7% annuo, togliendo il biennio 2020-2021 che sarà segnato da un rallentamento del primo e un forte recupero del secondo. Tra l’altro vale la pena di menzionare che le azioni Ping An hanno perso circa il 30% del loro valore durante il coronavirus, cosa che rende possibile un acquisto scontato in questo momento.
In un’economia che cresce, il settore delle assicurazioni cresce di conseguenza. Dalle polizze auto al ramo vita, la crescente classe media cinese continua a domandare sempre più coperture assicurative e Ping An è pronta a offrirle. La posizione da leader del settore è talmente marcata che nulla minaccia realmente la crescita di questa azienda che è fra le migliori azioni asiatiche da comprare.
Come conviene investire su Ping An
Lo studio dei numeri e delle previsioni di Ping An conferma che si tratta di un buon momento per investire su questa mega-corporation cinese. Ma come farlo in un modo sicuro e conveniente? In Italia può venire il mal di testa a cercare una piattaforma che permetta di negoziare azioni straniere senza commissioni esorbitanti.
Per chi vuole investire sulla singola azione, oppure sui migliori ETF cinesi, consigliamo eToro. É un broker che non ha bisogno di presentazioni: da anni leader in Europa, è l’unico servizio che ti permette di acquistare reazioni reali (non CFD) senza pagare nessuna commissione.
eToro opera in Italia ormai da quasi dieci anni, con regolare autorizzazione Consob e centinaia di migliaia di clienti soddisfatti. Tra l’altro puoi anche provare gratis e senza rischi le sue funzionalità, registrando un conto demo sulla piattaforma. Riceverai subito 20.000$ virtuali che potrai investire esattamente come se si trattasse di denaro reale, in modo da capire se la piattaforma faccia al caso tuo.
L’alternativa è usare Trade.com per investire direttamente sugli indici Hang Seng e SSEC, i due indici di cui fanno parte le azioni Ping An. Spesso investire usando gli indici è conveniente per diversificare il rischio; se preferisci puntare sulla crescita cinese nel complesso e non solo su quella di Ping An, questa è un’ottima soluzione.
In ogni caso, gli investimenti diretti verso la Cina non sono mai stati così popolari. La crescita di Ping An negli ultimi anni dimostra quanto forte sia il settore finanziario cinese e quanto la crescita complessiva dell’economia si rifletta anche su banche e assicurazioni. Istituzioni da cui in Italia gli investitori scappano, ma che nei mercati emergenti rappresentano ottime opportunità.
Ping An è un gruppo cinese capitanato da Ping An Insurance, la più grande compagnia assicurativa in Cina e la seconda al mondo per premi versati dai clienti.
Sì, l’indice Hang Seng include anche le azioni di Ping An che, con i loro 208 miliardi di capitalizzazione, pesano parecchio sulla sua performance.
Le azioni di Ping An sono quotate a Hong Kong dal 2004 e a Shangai dal 2007.
Considerando che la crescita dell’economia cinese è intorno al 6,5% annuo e che il ramo assicurativo è uno dei primi a crescere con l’aumento del PIL, il titolo è sicuramente molto interessante.