Se sei qui, significa che stai pensando di iniziare a comprare azioni Eni e vuoi sapere qualcosa di più sull’approccio strategico e sugli strumenti migliori da adottare.
Investire in azioni Eni, società quotata a piazza affari (Borsa Italiana) potrebbe essere un’ottima opportunità anche nel lungo termine, grazie a progetti di sviluppo nel settore Green, completando quindi la transizione da petrolio a gas naturale ad energie rinnovabili.
Per aiutarti a fruire meglio dei contenuti, abbiamo preparato un indice per paragrafi (lo puoi trovare qui sotto), che ti aiuterà a trovare e approfondire gli argomenti che ti interessano di più.
Come potrai vedere tra poco, parleremo anche di broker come Plus500 e XTB, riferimenti fondamentali per fare trading con le azioni Eni in maniera sicura.
Buona lettura.
Indice
Azioni ENI Quotazione e prezzo in tempo reale
Di seguito la quotazione delle azioni ENI, una delle migliori azioni Italiane di sempre e la prima in materia di capitalizzazione:
Le azioni Eni sono quotate sia al Nyse, sia sulla Borsa di Milano (indice FTSE Mib). Ecco i principali dati finanziari dell’azienda:
- Fatturato: €69,88 Mld
- Capitalizzazione: €37,07 Mld
- Price Earning (PE): /
- Cash Flow: €2,53 Mld
Comprare azioni Eni Presentazione della società
Prima di entrare nel dettaglio di come comprare azioni Eni, è doveroso aprire una parentesi sulle caratteristiche della società.
Il gruppo Eni, acronimo per Ente Nazionale Idrocarburi, è un punto di riferimento a livello europeo nel settore del petrolio e del gas. Il suo core business si articola tra raffinazione e distribuzione del petrolio, comprendendo anche acquisto, vendita e distribuzione del gas naturale.
Eni è una realtà creata dallo Stato Italiano come ente pubblico nel 1953. Avente sede principale a Roma, realizza il suo volume di affari anche grazie alla presenza in Africa e in Asia. Il primo Presidente Eni è stato Enrico Mattei, rimasto in carica fino al 1962, anno della sua misteriosa morte.
Un’altra tappa molto importante della storia di Eni risale al 1992, anno della quotazione in Borsa. Nel 2006, invece, il gruppo ha acquistato Snamprogetti tramite la controllata Saipem, una realtà con sede operativa in Francia.
Risale invece al 2007 l’accordo con Gazprom. Tramite esso Eni ha acquisito una concessione per l’estrazione del petrolio in Siberia. In cambio è stato concesso alla compagnia Gazprom l’ingresso sul mercato italiano.
Interessante da citare è anche la classifica pubblicata da Forbes nel 2008, che ha visto Eni comparire al 38imo posto tra le aziende più influenti del mondo.
L’anno successivo, il gruppo ha consolidato la propria posizione nel mercato europeo diventando il maggiore azionista della società belga Distrigas S.A., uno dei principali player nella distribuzione del gas in Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi.
Risale invece al 2012 la cessione delle quote azionarie di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti al Ministero del Tesoro. Sempre nello stesso anno, è stata ceduta la Snam.
Oggi come oggi, Eni si configura come il sesto gruppo petrolifero a livello mondiale. Dal punto di vista del fatturato è invece la prima azienda in Italia.
Come e dove comprare azioni ENI
Cominciamo con il dire che nessuno vieta di comprare azioni Eni nel vero senso della parola. Bisogna però considerare che si tratta di un asset potenzialmente molto volatile.
Come tutelarsi? Con i CFD (Contracts for Difference). Questi strumenti derivati permettono di operare replicando l’andamento dell’asset senza bisogno di acquistarlo concretamente. Il trader guadagna dalla differenza di prezzo dell’asset, confrontando il momento di apertura e quello di chiusura di una posizione.
Un vantaggio molto importante riguarda la possibilità di guadagnare anche se l’asset perde quota. Quello che conta, infatti, è aprire la posizione giusta tra long (acquisto) e short (vendita), a seconda di quello che si pensa in merito al futuro andamento dell’asset.
I CFD non prevedono l’applicazione di commissioni ma solo quella dello spread, sono prodotti a leva. Ciò vuol dire che amplificano sia i guadagni, sia le perdite.
Per quanto riguarda i broker, le scelte sono numerose. Noi abbiamo scelto di concentrarci su Plus500 e XTB.
Seguici nelle prossime righe per scoprire come sfruttarli per comprare azioni Eni.
Trade.com
Una piattaforma di Trading Online molto utilizzata da coloro che vogliono comprare azioni Eni è Trade.com. Dotato di licenza Cysec, è famoso nel mondo ed è molto apprezzato sia da principianti che professionisti del settore.
La sua caratteristica principale è però un’altra, la possibilità di accedere alle previsioni di Trading Central. Queste linee guida che aiutano il trader nel prendere le migliori decisioni pratiche sono messe a punto da investitori di fama internazionale.
Frutto dell’analisi di informazioni in tempo reale e di dati storici, i dati di trading Central vanno approcciati con buonsenso. Fondamentale è infatti considerare il fatto che, alla fine, la decisione sulla posizione da aprire spetta sempre al trader che opera concretamente in un determinato momento.
Con questo Broker si parte dal conto Basic, che richiede un deposito minimo di 100 euro, una cifra alla portata e che permette di ricevere l’assistenza gratuita di un Account Manager dedicato, pronto a rispondere con consulenze telefoniche mirate e gratuite.
Per effettuare il deposito si può ricorrere ai seguenti metodi:
- Carta di credito VISA o Mastercard;
- Portafogli elettronici come Paypal o Skrill.
Ecco dove registrarsi in pochi minuti:
Clicca qui per negoziare azioni ENI con Trade.com
Plus500
Plus500 è un ottimo broker per chi vuole fare trading sulle azioni Eni con i CFD. Dotato di licenza Cysec, la 250/14 per la precisione, si contraddistingue per un alto livello di immediatezza.Questo broker rappresenta il
al mondo. Prima di iniziare a fare trading, è consigliabile impratichirsi con il conto demo.
Per aprirlo, bisogna seguire questi passi:
- Accesso al sito ufficiale
- Click sul pulsante che presenta la scritta “Inizia a fare trading adesso”
- Scelta dell’opzione conto demo e inserimento dei propri dati
Quando ci si sente pronti, si può fare il salto al conto con denaro reale. Essendo Plus500 un broker market maker, permette di iniziare a operare con un deposito di 100 euro:
Clicca qui per investire su ENI con Plus500
Comprare azioni Eni conviene?
Quando si parla di comprare azioni Eni, è molto importante fare il punto della situazione con cura e valutare pro e contro.
I titoli del gruppo hanno degli oggettivi vantaggi. Il primo riguarda il posizionamento senza eguali del gruppo nel comparto dell’energia e delle materie prima.
Un altro aspetto di indubbio interesse riguarda il fatto che “il cane a sei zampe” non dipende da intermediari, gestendo in autonomia tutte le fasi della filiera di gas naturale ed energia elettrica.
Ovviamente esistono anche dei contro. In primo piano, troviamo senza dubbio la dipendenza ancora molto alta dal prezzo del petrolio.
Alcuni analisti, inoltre, puntano il dito contro la non propriamente positiva gestione dei costi di produzione e contro i risultati non propriamente rosei che, negli ultimi anni, hanno visto protagonista il comparto petrolchimico del gruppo.
Inoltre, il fatto che Eni gestisca in autonomia quasi totale la filiera energetica può rivelarsi un’arma a doppio taglio, dal momento che diminuiscono le relazioni con gli altri attori del settore.
Con tutte queste informazioni e con la consapevolezza del fatto che, dopo anni di stallo, il comparto petrolifero sta vivendo un momento positivo anche grazie al rilancio dei prezzi del greggio.
Competitors e Partners
Proseguendo con le informazioni sulla società, fondamentali per chi vuole iniziare a comprare azioni Eni, parliamo dei concorrenti. I principali, per quanto riguarda il comparto petrolifero, sono Saudi Aramco, Total e Royal Dutch Sell.
Nel campo della fornitura di gas ed energia elettrica in Europa, Eni deve vedersela con player di peso come Italgas, Hera, Engie, Iberdrola e Direct Energie.
Parlando delle partnership strategiche, è il caso di ricordare quella con Total, gruppo con il quale Eni ha firmato un accordo di cooperazione avente l’obiettivo di analizzare la Eni Slurry Technology.
Quest’ultima, all’inizio dell’anno corrente, è stata venduta alla cinese Sinopec, la prima compagnia al mondo nel settore della raffinazione. La società in questione sarà la prima realtà al mondo ad avvalersi della tecnologia EST per la costruzione di un impianto di raffinazione.
Dividendi
I dividendi Eni sono da sempre molto ambiti dagli investitori. Con un flusso di cassa superiore ai 7 miliardi di euro nei tre anni dal 2016 al 2018, il gruppo ha staccato, lo scorso 24 settembre, l’acconto sui dividendi del 2019.
Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di attribuire agli azionisti un acconto di 0,42 centesimi di euro per ogni azione in circolazione.
La cedola, come già detto, è stata staccata il 24 settembre 2018. Il pagamento, invece, è avvenuto il 26. L’ammontare dell’acconto è stato deciso sulla base della situazione contabile della capogruppo, che ha chiuso il primo semestre del 2018 con un utile netto vicino ai 2 miliardi di euro.
Anche il rating delle sue azioni su Morningstar è positivo.
Previsioni e Target Price
Dal 2010 al 2014, le azioni Eni sono state interessate da un costante rialzo. Nel 2015, invece, è intervenuta una contrazione del mercato, che ha ovviamente influito sull’ammontare dei dividendi.
Nel 2016, il gruppo Eni ha chiuso il bilancio con un utile netto corrispondente a 4,5 miliardi di euro. Il MEF e la Cassa Depositi e Prestiti, i due principali azionisti del gruppo, sono stati remunerati con cedole pari rispettivamente a più di 100 e a oltre 700 milioni di euro.
In seguito alla presentazione del piano 2017/2019, diversi analisti, con i tecnici di Credit Suisse in primo piano, hanno esternato previsioni positive sul valore dei titoli di Eni.
Il fermo di uno stabilimento produttivo ha portato a una piccola revisione relativa alla redditività, ma la situazione non è stata stravolta più di tanto e il target price delle azioni ENI è rimasto pari a 17 euro.
Tuttavia, a seguito del Coronavirus, le stime andranno riviste al ribasso.
Conclusioni
Comprare azioni Eni è una scelta apprezzata da tantissimi trader anche per investire nel petrolio in modo pratico e veloce. Non bisogna sorprendersi dato che si parla di un’azienda senza eguali nel comparto della produzione e della distribuzione dell’energia.
Con tutte le informazioni a disposizione, ecco quindi una tabella con tutti i migliori Broker per comprare azioni Eni con le ottimali condizioni di mercato:
-
Broker: eToroDeposito Minimo: 200 €Licenza: Cysec
- Social Trading (Copia i migliori)
- Semplice ed intuitivo
**Terms and Conditions apply. **68% of retail investor accounts lose money when trading CFDs with this provider. You should consider whether you can afford to take the high risk of losing your money -
Broker: XtbDeposito Minimo: NA €Licenza: Cysec
- Demo Gratuita
- Corso Gratuito
*Terms and Conditions apply **Your capital is at risk (CFD service) -
Broker: CapexDeposito Minimo: 100 €Licenza: Cysec
- Academy
- Trading Central
*Terms and Conditions apply **Your capital is at risk (CFD service) -
Broker: Trade.comDeposito Minimo: 100 €Licenza: Cysec
- Corsi gratuiti
- Demo gratis
*Il 72,30 % di conti di investitori al dettaglio che perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuti se può permettersi di correre l’elevato rischio di perdere il suo denaro. **Your capital is at risk (CFD service) -
Broker: Plus500Deposito Minimo: 100 €Licenza: Cysec
- Piattaforma professionale
- Demo gratis
*Terms and Conditions apply **Your capital is at risk (CFD service)
Acronimo di Ente Nazionale Idrocarburi, ENI è stata fondata a Milano nel 1953 per mano di Enrico Mattei.
In Europa sicuramente Total e Dutch Shell. A livello globale, tra le altre, Gazprom e Saudi Aramco.
Gli ultimi dati parlano di un fatturato annuo pari a 69 Miliardi di Euro. Ciò rende ENI una delle realtà aziendale Italiane più grandi in assoluto.
Si, basta rivolgersi alle migliori piattaforme di Trading che operano in CFD: sicure, gratuite e senza costi fissi.