Perché comprare azioni American Airlines? La storica compagnia aerea americana, è una delle colonne portanti del business dell’aviazione.
Il vasto territorio degli Stati Uniti e l’abitudine a prendere aerei per gli spostamenti interni garantiscono all’azienda una solida base di clienti; poi ci sono i voli internazionali da e verso gli USA, nei quali l’azienda mantiene una quota di mercato molto forte.
Alla luce di tutto questo, ha senso oggi investire su American Airlines? Ultimamente il settore delle compagnie aeree ha avuto scossoni importanti, con la chiusura di Thomas Cook e di Air Italy che si annoverano solo tra le tante storie di questo genere.
Malgrado i fallimenti di alcune compagnie aeree e la scossa imposta dal coronavirus, questo settore continua ad avere potenziale. I viaggiatori nel mondo sono in aumento, quelli che prendono aerei crescono ancora di più ed il globo è sempre più connesso. Quindi il quadro è questo:
- Il mercato nel suo complesso cresce
- Alcune compagnie approfittano della crescita per proliferare, mentre altre chiudono i battenti
Il punto è capire da che parte di questa equazione si trova American Airlines, ed è per questo che le dedichiamo questa guida. Troverai un’analisi completa dal punto di vista economico e finanziario, che ai aiuterà a capire se sia il caso o meno di investire in azioni della compagnia.
Vediamo insieme tutti i dettagli delle azioni American Airlines partendo dai suoi dati identificativi in Borsa:
⭐️ Società | American Airlines |
✅ Sede centrale | Fort Worth, Texas, Stati Uniti |
🥇 Mercato | Nasdaq |
📈 Ticker | AAL |
⚖️ Lotto Minimo | 1 |
🏆 ISIN | US02376R1023 |
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Indice
Il business dell’aviazione oggi
Nel 2004 le compagnie aeree di tutto il mondo hanno venduto, in totale, 1,9 miliardi di biglietti. Nel 2019, a 15 anni di distanza, i biglietti venduti sono stati 4,9 miliardi. Il settore ha messo a segno un notevole +250% nella domanda.
Non solo. Nel frattempo gli aerei sono diventati più efficienti, riuscendo a consumare meno carburante e imbarcando più passeggeri. Questo ha fatto sì che anche il ricavo ed il margine per ogni singolo biglietto aereo siano aumentati.
La domanda non è cresciuta soltanto grazie ai mercati emergenti e alla loro crescente classe media. Ci sono tanti fattori in gioco, dalla globalizzazione al calo del costo dei voli che li rende più accessibili a tutti.
Oggi è normale prendere un aereo, un’operazione di routine. Soltanto nel 2009, in tutti gli ultimi vent’anni, si è registrato un lieve calo della domanda per via della più grande recessione economica mondiale dai tempi dal 1929.
Insomma, il business è cresciuto molto, con American Airlines in prima linea e Delta Airlines subito dopo. Le compagnie aeree già di notevoli dimensioni, infatti, sono quelle che hanno maggiormente beneficiato di questo aumento del mercato. Sono piuttosto le compagnie aeree low cost che contano pochi casi virtuosi, a fronte di molti mal riusciti.
Nei mercati sviluppati, l’aumento della domanda non è andato di pari passi all’aumento degli operatori. O meglio lo ha fatto, ma non in modo stabile: molte aziende sono nate e poi scomparse nel tentativo di accaparrarsi una fetta del bottino.
Nel 2012, sulla scia della recessione, un’azione American Airlines si poteva portare a casa con appena 0,40$. Oggi, come puoi vedere dai grafici di Trade.com, le cose sono diverse: un’azione vale intorno ai 15$, ma è lontana dall’apice di 51,06$ raggiunto nel dicembre 2017.
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Ad ogni modo, come mai questi alti e bassi? Vediamolo insieme.
Petrolio e American Airlines: un binomio inseparabile
Cosa c’entrano le azioni American Airlines con i prezzi del petrolio? In realtà la relazione è molto importante. Sappi che è così, in generale, per qualunque titolo riguardante il trasporto aereo.
La principale voce di costo per una compagnia aerea non sono gli aerei. Ti sembrerà strano ma è proprio così: un velivolo commerciale non passa nemmeno un giorno senza volare, per 15-20 anni, dopodiché viene comunque rivenduto ad un prezzo notevole.
Se distribuisci i 378,5 milioni di dollari di un Boeing 737 nuovo e scintillante per tutta la sua operatività (circa 80 milioni di chilometri), il costo per chilometro è meno di 5 dollari. Il prezzo del carburante, invece, è molto più alto soprattutto per via del grande dispendio necessario per il decollo.
Quindi l’azione segue molto da vicino l’andamento del prezzo del petrolio, da cui si ricava il cherosene usato per i motori dell’aviazione. Con il crollo del prezzo nel 2012, le azioni della compagnia hanno “preso il volo”. Da quel momento è rimasto stabile, malgrado a più riprese si sia parlato di un possibile aumento.
Ad oggi rimane comunque la compagnia aerea numero 1 al mondo per profitti, come abbiamo appreso dalle notizie gratuite che riceviamo da XTB.
Il crollo del 2018
Se guardi il grafico di American Airlines, ti accorgerai subito di un’altra cosa dopo all’aumento improvviso delle azioni nel 2013. Abbiamo già visto che quello fu un anno favorevole per i prezzi del petrolio in calo. Ora concentriamoci sul secondo aspetto: perché il 2018 ha visto il titolo dimezzare il suo valore?
Dopo aver volato sulle ali dell’entusiasmo, le azioni American Airlines hanno subito una forte battuta d’arresto nel 2018. Il problema principale è stato un utile decisamente inferiore a quello degli anni precedenti, che ha visto l’azienda dimezzare il risultato di fine anno.
Il 2018 è stato un anno normale per l’industria, che ha solo leggermente subito la guerra doganale tra Cina e Stati Uniti poi svoltasi soprattutto nel 2019. Il motivo principale del grande crollo del 2018 è stato interno: i manager avevano dato troppe aspettative al mercato che si è affrettato ad acquistare azioni in quantità.
Mentre il valore del titolo AAL continuava ad aumentare oltre il ragionevole, i manager hanno dovuto ridimensionare le promesse. L’azione ha incassato un brutto colpo, ma tutto questo non ha realmente intaccato il business dell’azienda né la sua capacità di essere altamente profittevole.
Colpi di sfortuna per American Airlines: un 2019/20 da dimenticare
Dopo aver leggermente deluso le aspettative degli azionisti, c’erano comunque tutti i presupposti per vedere un rimbalzo delle azioni American Airlines. Magari non ai livelli del 2017, ma per lo meno non intorno ai 16$. La sfortuna, però, è un elemento che può giocare un ruolo importante anche per la più grande compagnia aerea del mondo.
La prima sventura è dovuta ad un fornitore storico di American Airlines, cioè Boeing. La compagnia aerea ha ordinato 100 aerei modello 737 Max, piazzandosi seconda nell’elenco dei clienti più attivi. Non solo: è stato uno dei primi clienti a vedere servita una parte della propria domanda, con 24 velivoli ricevuti per un investimento totale prossimo agli 8 miliardi di dollari.
Se consideriamo che l’utile di fine anno per American Airlines è intorno ai 2-3 miliardi, parliamo di un investimento molto importante anche per un colosso come AAL.
Il resto è storia: l’aereo si è rivelato pericoloso per via di un guasto al software. Tutti i 737 Max del mondo sono stati costretti a non decollare più, con una sospensione delle attività che durerà almeno fino alla fine del 2020.
Il secondo colpo di sfortuna, poi, è stato il coronavirus. Avendo decimato il traffico aereo, si sta rivelando un grande problema per tutte le compagnie aeree. Per la già “ferita” American Airlines, però, il colpo si fa sentire ancora di più.
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Un occhio ai numeri: i bilanci recenti di American Airlines
Come ricordiamo sempre, prima di investire su un’azione bisogna fare due cose: sapere come funziona l’azienda e analizzarne bene i numeri.
Magari le analisi di bilancio non sono il tuo pane quotidiano, ma puoi stare tranquillo. Per quanto il nostro sarà un discorso completo, sarà comunque facile da capire anche per chi non ha mai preso in mano un bilancio.
Tutte le migliori strategie di investimento sulle azioni si basano, in qualche modo, sui numeri delle aziende. Per questo è così importante soffermarci su questo.
Utile, dividendi e valore per gli azionisti
Cominciamo dai costi e dai ricavi:
- I ricavi sono stati in aumento nel corso degli ultimi 3 anni, passando da 40,1 a 45,7 miliardi di dollari tra il 2016 ed il 2016
- Anche il flusso dei costi è aumentato: in particolare, i costi per la gestione dei voli e della flotta sono passati da 27,7 a 34,9 miliardi di dollari
Purtroppo su questo ha inciso tantissimo la vicenda del 737 Max, che ha costretto l’azienda a mantenere degli aerei fermi rinunciando a tantissimi ricavi importanti.
Il saldo complessivo è un utile netto in calo: dai 7,1 miliardi del 2016 ai 5,9 miliardi del 2019. L’azienda rimane comunque molto profittevole, anche se ora bisognerà capire quale sia il reale impatto del coronavirus sul conto economico della compagnia.
Il dividendo attuale è di 0,40$ per azione, contro circa 3,06$ di profitto per ogni azione comune in circolazione. Questo significa che comunque c’è tanto valore per gli azionisti: al momento buono le riserve di utili verranno usate per fare in modo che il valore del titolo non cali troppo sulla scia dell’epidemia.
Anche se c’è stato un po’di vento in coda, non può piovere per sempre. Anzi, è molto probabile che dopo aver affrontato un periodo del genere il titolo si rialzerà una volta risolti il problema del virus e dei 737 Max che giacciono spenti negli hangar.
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Flussi di cassa e patrimonio
Malgrado gli anni recenti non siano stati i migliori per American Airlines, le fondamenta dell’azienda sono troppo solide per essere minate. La capitalizzazione delle azioni le garantisce un patrimonio di 6,8 miliardi; a questo si somma una posizione abbastanza leggera sul fronte dei debiti, specie se si paragonano alle altre aziende del settore.
Per quanto riguarda i flussi di cassa, negli ultimi anni questi sono stati negativi per circa 4 milioni di dollari all’anno. Viste le dimensioni dell’azienda non è un grande problema, specie dal momento in cui questa ha 3,8 miliardi di dollari tra riserve liquide e strumenti finanziari rapidamente liquidabili.
Rating degli azionisti
Osserviamo cosa pensano le agenzie di rating del titolo AAL. Per quanto sappiamo che queste indicazioni sono sempre approssimative e non rappresentano davvero un parametro per gli investitori, possono essere uno spunto.
Per quanto riguarda i rating, invece:
- 4 agenzie hanno fissato un rating strong buy, consigliando vivamente di acquistare il titolo in questo momento;
- 5 agenzie considerano l’azione un buy, consigliando dunque di aumentare la propria quota in portafoglio;
- 7 agenzie la ritengono un hold, quindi consigliano agli investitori di mantenere la quota attuale in portafoglio;
- 2 agenzie, infine, hanno fissato un rating sell consigliando di alleggerire i portafogli di una parte delle azioni.
Nel complesso, dunque, gli analisi istituzionali condividono il pensiero che si tratti di un buon momento per comprare le azioni “in sconto”. Puoi farlo facilmente su eToro, tra l’altro, pagando pochi centesimi di commissioni per azione.
American Airlines, previsioni
Le previsioni per l’anno in corso sono incerte, incerte come non lo sono mai state prima d’ora.
Dopo un secolo, il mondo Occidentale ha riscoperto il significato di un’epidemia. Un mondo incredibilmente veloce e ricco di domanda per i voli, all’improvviso, si è ritrovato a fronteggiare una crisi del tutto inaspettata.
Questo ha pesato su molti settori dell’economia, ma in modi diversi. Le compagnie aeree sono ovviamente state tra le più colpite. American Airlines ha dovuto chiudere alcune rotte commerciali molto profittevoli, ma soprattutto ha subito un calo della domanda drastico per le rotte rimaste operative.
Tutto questo, però, potrebbe essere manna dal cielo per American Airlines. Sembra assurdo, ma nei mercati finanziari bisogna sempre giocare d’astuzia.
Tutte le compagnie aeree sono rimaste colpite dagli effetti del coronavirus. In tempo di emergenza, però, le aziende più grandi sono quelle che si consolidano maggiormente. La contrazione colpisce soprattutto le aziende più piccole, che vedendo un repentino aumento dei ricavi sono costrette a chiudere. Quelle più grandi, una volta passata la bufera, si spartiscono la quota di mercato lasciata incustodita.
Ecco che gli analisti potrebbero proprio aver captato questo come un forte segnale di acquisto. Nel frattempo i prezzi del petrolio rimangono molto bassi per via del calo della domanda, rendendo l’investimento in American Airlines una scelta ancora più interessante.