Comprare le azioni di Akamai potrebbe essere, oggi come oggi, uno dei migliori modi per approfittare dell’espansione dei business legati alla tecnologia e a internet. Molte aziende del settore stanno avendo risultati importanti e sono sulla bocca di tutti. Quale investitore non ha mai pensato di comprare azioni Facebook o Amazon?
Il problema principale di questi titoli è che, per quanto ricchi di potenziale, attirano troppi investimenti. Di solito i mercati sono mossi dagli investitori istituzionali; quantomeno in larga parte lo sono. Gli investitori istituzionali sono fondi, assicurazioni e banche, che calibrano le loro entrate sul mercato basandosi sui dati.
Le grandi aziende della tecnologia, invece, attirano tantissimi risparmiatori privati che non sono realmente consapevoli di quello che stanno facendo. Considerano soltanto il brand affermato dell’azienda, il fatto che loro stessi sono utenti di un certo servizio, dopodiché comprano le azioni.
Questo ha portato moltissimi titoli del settore ad un prezzo ben superiore al valore intrinseco dell’azione. Parliamo del valore che sarebbe naturale guardando gli utili e i dividendi, anche tenendo conto delle prospettive future di certe aziende.
Dall’altra parte, però, ci sono i titoli come Akamai. Colossi del settore tecnologico che a conti fatti sono del tutto ignorati. Lo sono perché lavorano dietro le quinte, “dove non si vede”, occupandosi di fornire alle grandi aziende digitali delle soluzioni per far funzionare i loro business.
In particolare, Akamai ci ha colpito per le dimensioni dell’azienda e per le grandi potenzialità del settore in cui opera. In più possiamo anche investire in modo semplice e con il minimo delle commissioni sul titolo, perché è tra quelli negoziabili con eToro.
Indice
Introducendo Akamai: storia e modello di business
Per comprendere un’azione bisogna partire dall’azienda. Iniziamo quindi introducendo il modello di business di Akamai e la sua storia.
A differenza da quel che potresti pensare dal nome, l’azienda non nasce in Giappone ma negli Stati Uniti. Precisamente in Massachusetts, lontano dal sole della Silicon Valley ma vicina ai migliori talenti del MIT. Proprio la prestigiosa università di ingegneria si rivelò fondamentale per la nascita di questo progetto, grazie ad un fondo da 50.000 dollari che venne assegnato ai fondatori per la vittoria in una competizione tra startup locali.
Nel 1998, ad un anno di distanza da quella prima di tante vittorie, Akamai aveva partorito il suo primo prototipo di una nuova tipologia di server.
Negli anni successivi grandi personaggi del settore, tra cui l’ex CEO di IBM, decidono di entrare a far parte dell’azienda. I grandi successi conseguiti nei primi anni si trasformano nel raggiungimento della quotazione in Borsa, avvenuta nel 2001 sul Russel 3000.
A distanza di quasi vent’anni da quel giorno, il titolo è ormai uscito dai listini minori. Ormai fa saldamente parte dello Standard & Poor’s 500 e l’azione viene negoziata sul Nasdaq dai più prestigiosi fondi d’investimento al mondo.
Ma cosa può trainare un successo così notevole e veloce? Per cominciare, un modello di business davvero efficace ed in grado di rivoluzionare il modo con cui navighiamo su internet.
1 – Content delivery
Il primo business di Akamai Technologies è stato questo. Se non sei un tecnico non preoccuparti, cercheremo di semplificare al massimo.
Quando ti connetti ad un sito, il tuo computer deve stabilire una connessione con il server che ospita quel sito. Se il server è molto lontano, la connessione richiederà molto tempo. Alle grandi aziende che fatturano miliardi di dollari su internet, però, non piace che i loro siti siano lenti quando vengono caricati da persone lontane dal server.
Akamai ha costruito una fitta rete di server in tutto il mondo, che poi affitta alle aziende. Quindi la tua azienda a Milano può affittare un server a New York ed un altro server a Los Angeles, facendo in modo che gli utenti americani si connettano rapidamente al tuo sito internet.
I server di Akamai hanno tutti una copia del tuo sito, che si aggiorna se modifichi o aggiungi dei contenuti. Il sito non cambia, è soltanto più veloce connettersi.
Per quanto possa sembrarti una cosa “da poco”, si tratta di un business miliardario che vede altri competitor importanti contendersi la quota di mercato con Akamai. La content delivery ha messo le basi del successo di questa azienda, ed oggi i suoi server forniscono il 30-40% delle pagine internet del mercato USA ogni anno.
2 – Cyber security
La sicurezza informatica è uno dei punti cardine su cui deve lavorare l’intera industria di internet. Giorno dopo giorno, questa battaglia tra hacker ed esperti di sicurezza si combatte sulle reti di tutto il mondo.
Da un punto di vista aziendale, la cosa interessante è che offre una fonte di ricavo sicura. Fino a che avremo internet, avremo qualcuno che cerca di attaccarne i sistemi. La risposta non è mai definitiva: per ottenere la sicurezza informatica è necessario lavorare giorno dopo giorno.
Inoltre è molto difficile cambiare fornitore di questo servizio. La continuità del business e le barriere al cambiamento ne fanno un settore estremamente interessante, all’interno del quale Akamai detiene una quota di mercato importante.
L’azienda ha anche scelto di lavorare, in particolare, sulla sicurezza delle reti in cloud. Il cloud computing è una delle tecnologie che hanno trasformato internet in quel che è oggi, ma porta con sé alcune sfide di cyber security di livello critico. Questo secondo modello di business sta gradualmente raggiungendo la content delivery in termini di risultati prodotti per Akamai.
Utilizzando il grafico gratuito di XTB puoi notare come questo abbia influito molto positivamente sul valore del titolo nel corso degli ultimi cinque anni.3 – Infrastrutture di reti complesse
Questo titolo sembra introdurre un concetto ancora più complicato degli altri due. Anche questa volta, però, si può semplificare.
Akamai aiuta le aziende che lavorano online a far funzionare correttamente tutta la loro infrastruttura digitale. Ricordi i server di cui parlavamo prima? Ecco. Devono avere la giusta potenza di calcolo, memoria di archiviazione, sicurezza e così via.
Creare un’infrastruttura troppo poco potente significa non riuscire a fornire servizi ai clienti. Avere un’infrastruttura troppo grande e potente significa aumentare i costi laddove non è necessario farlo.
Per ottimizzare le risorse nel migliore dei modi, un’azienda può semplicemente delegare queste operazioni ad Akamai. I loro ingegneri fanno i dovuti calcoli, i server aziendali fanno da strumento e gli operatori connettono il tutto. Parliamo di milioni di dollari all’anno per ogni cliente che decide di delegare questo servizio ad Akamai Technologies, completando il quadro di un’azienda che ha molte medaglie al petto.
Ti segnaliamo una cosa interessante. Se vuoi diventare azionista di questa società molto innovativa, lo puoi fare con il minimo dei costi in commissioni su Trade.com.
Le prospettive per gli azionisti Akamai
Ora che conosci il modello di business dell’azienda, vediamo cosa produce tutto questo in termini numerici. Questa è la sezione della nostra guida in cui analizziamo il bilancio, gli utili prodotti e tutto quel che può essere importante per determinare la scelta di diventare azionisti o meno.
Il nostro sarà un approccio completo ma semplice, di modo che anche se non hai mai fatto un’analisi di bilancio potrai capire esattamente di cosa stiamo parlando. D’altronde non ci sono scappatoie: senza conoscere i numeri di un’azienda, puoi soltanto investire in azioni alla cieca.
Utile, dividendi e margine operativo
Per un’azienda, ovviamente, è fondamentale produrre più ricavi che costi. É il concetto di equilibrio economico, spesso sottovalutato nel corso degli ultimi anni. Molte aziende innovative hanno attirato investimenti in lungo e in largo, a prescindere dalla loro effettiva capacità di risultare profittevoli nel breve e nel lungo termine.
Per fortuna non è il caso di Akamai, che negli ultimi anni ha saputo dare gioie importanti ai suoi azionisti.
Tra il 2016 ed il 2019, l’azienda ha aumentato il fatturato del 20% portandolo da 2,3 a quasi 2,9 miliardi di dollari. Se il trend di crescita dovesse continuare in questo modo, già nel 2020 o 2021 potremmo osservare il primo bilancio con ricavi superiori ai 3 miliardi di dollari.
In tutto questo, i costi del venduto sono rimasti pressoché identici. Parliamo dei costi legati strettamente all’erogazione del prodotto.
L’azienda opera in un settore ad alto valore aggiunto, dove la competenza degli operatori è la principale fonte di ricavi. Quindi i costi aumentano più lentamente dei ricavi quando c’è crescita, favorendo un aumento del margine operativo e dell’utile netto.
Parlando di utile netto, questo è stato di 478 milioni di dollari nel 2019. Nel 2018 era stato di 298 milioni, nel 2017 di 218 milioni. Significa che l’azienda ha saputo portare grande valore agli azionisti, che infatti sono stati ricompensati a dovere. Producendo 2,90 dollari di utile per ogni azione, nei prossimi anni si prevedono dividendi interessanti.
Puoi approfittarne comprando le azioni Akamai su XTB, ricevendo anche webinar e lezioni gratuite con cui affinare le tue strategie di investimento in azioni. Questo broker, autorizzato da Consob ad operare in Italia e già divenuto molto popolare in tutta Europa, è uno dei più interessanti per chi sta valutando la costruzione di un portafoglio azionario.
Patrimonio e cash flow
Un’azienda non deve soltanto saper produrre utile. Deve anche mantenersi in equilibrio con i debiti e deve sempre avere denaro in cassa con cui affrontare le uscite richieste dalle operazioni.
Su questo fronte, per Akamai non ci sono problemi. Con 543 milioni di dollari in riserve liquide, l’azienda può solidamente affrontare le uscite. Inoltre il flusso di cassa complessivo, da tanti anni ormai, è sempre stato positivo al momento della chiusura del bilancio di esercizio.
Per quanto riguarda il patrimonio, Akamai può contare su 3,6 miliardi di dollari di capitalizzazione prodotta dagli azionisti. Continua comunque a finanziarsi presso le banche per finanziare la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti, ma nel complesso il capitale di debito è molto inferiore al capitale proprio dell’azienda.
Recensioni degli analisti
Andiamo a vedere cosa pensano gli investitori istituzionali di questo titolo, che fino ad ora ha accolto senza dubbio il nostro favore. Anche i rating sono positivi:
- 4 agenzie di rating reputano il titolo uno strong buy, quindi ne consigliano fortemente l’acquisto;
- 7 agenzie di rating reputano il titolo un buy, quindi consigliano di investire in azioni Akamai più che sugli altri titoli dell’indice di Borsa a cui appartiene;
- 13 agenzie di rating hanno una posizione hold, quindi consigliano di mantenere la quota attualmente in portafoglio;
- 2 agenzie di rating hanno un rating underperform, quindi consigliano di alleggerire leggermente la quota attuale di azioni possedute.
Nel complesso, la reputazione del titolo Akamai è più che confermata dai professionisti del settore.
Previsioni per il titolo AKAM
Veniamo all’anno in corso, per capire esattamente cosa possiamo aspettarci dalle azioni Akamai.
Cominciamo subito dicendo che nel corso degli ultimi anni, l’azienda ha sistematicamente battuto le previsioni degli analisti. Lo ha fatto in tutti gli ultimi 4 bilanci annuali, nonché nella gran parte degli annunci parziali che vengono pubblicati ogni trimestre.
Se i risultati della strategia di investimento da 1 miliardo di dollari lanciata l’anno scorso inizieranno già a farsi vedere quest’anno, finalmente si potrebbe raggiungere il traguardo dei 3 miliardi di fatturato annuo. Per quanto riguarda l’utile di fine anno abbiamo un’altra importante soglia psicologica, cioè quella del mezzo miliardo di dollari.
Certo, nessuno ha una sfera di cristallo. Possiamo dire, però, che fino ad ora questo titolo sia riuscito a dare grandi gioie agli investitori. Ovviamente dovremo anche aspettare di vedere gli effetti di medio termine della piccola recessione iniziata con il coronavirus, l’evento del 2020 sia in campo medico che finanziario.
Il business di Akamai, però, non sembra minacciato da questo evento. Non possiamo fare altro che confermare le alte aspettative che abbiamo nei confronti di questo titolo; se vuoi, puoi subito sfruttare il ribasso momentaneo dovuto al coronavirus. Per molti investitori si tratta di un’occasione ghiotta di mettere da parte azioni “scontate”.
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